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Metromare, semaforo verde alla ripartenza: Riccione contro la nuova sperimentazione

L'assessore Santi: "Il trasporto di costa costerà altri 320mila euro che serviranno a far ripartire in maniera sperimentale il servizio"

 In risposta alla richiesta avanzata venerdì scorso dalla Provincia, il Comune di Rimini ha ufficializzato il semaforo verde alla riattivazione del servizio Metromare. Un parere, ribadito lunedì all'assemblea di Amr, "che si basa sul buon esito della sperimentazione effettuata nella fase precedente alle limitazioni imposte dal Covid e che dunque riteniamo vada riproposta, ampliando il servizio anche alla fasce serali, fino alle 2 di notte, così come proposto dalla Provincia", dice l'assessore alla Mobilità Roberta Frisoni ricordando che la sperimentazione in particolare ha mostrato un utilizzo elevato del servizio nel periodo natalizio e in occasione del Capodanno, che ha attirato turisti e visitatori sul nostro territorio. "Riteniamo essenziale offrire questo servizio anche in questa stagione estiva per migliorare l'accoglienza e offrire a chi arriva l'opportunità di un servizio più veloce, comodo e sicuro".

Contestualmente all'attivazione del Metromare inoltre, "abbiamo richiamato la necessità di rimodulare il servizio del trasporto pubblico locale e, in particolare, la frequenza della linea 11 che, una volta che il Metromare sarà pienamente a regime, sarà riorganizzata e accompagnata da servizi integrativi". In questa particolare stagione estiva, conclude Frisoni, "la prima per il Metromare, crediamo infine sia indispensabile mettere in campo un'adeguata campagna di informazione e comunicazione che faccia conoscere ai turisti il nuovo servizio". Ma la novità non va giù a Riccione. "Ancora soldi per il Metromare per limitare al massimo la linea 11? Noi ci siamo espressi contro una sperimentazione che non rappresenta nulla, partita in maniera tardiva, con mezzi vecchi, non ecologici e con solo il 60% dei posti occupabili", afferma l'assessore al Bilancio della Perla verde, Luigi Santi.

Nel summit di Amr, Agenzia mobilità romagnola, si è votata sia la ripartenza del Metromare che i costi a carico degli Enti locale e Riccione ha detto "no grazie; idem Bellaria, astenuti invece Coriano e Montefiore. "Il trasporto di costa costerà altri 320.000 euro- contesta Santi- soldi che serviranno a far ripartire in maniera sperimentale il servizio dal 15 di luglio al 15 settembre. Ma cosa si sperimenta visto che si utilizzano ancora i vecchi autobus arrivati da Bologna e da Ravenna, che non sono ecosostenibili, ma a metano?".

C'è disaccordo anche sul come coprire i costi, cioè diminuendo la capacità della linea 11 che non avrà più il servizio estivo e le corse rimarranno ogni 18 minuti, ma è "impensabile secondo noi perché l'11 serve una zona che il Metromare non serve e di conseguenza con poche corse si creeranno sicuramente situazioni di assembramento molto problematiche dal punto di vista della sicurezza".

Sul fronte spesa, prosegue l'assessore, ai 150.000 euro derivanti dai risparmi sulla linea 11, se ne aggiungono 50.000 della Regione, 45.000 da Start e 75.000 divisi tra Provincia di Rimini, Comune di Rimini e di Riccione. Ma per Riccione sono "costi inaccettabili che peseranno sui cittadini" e speso poi per "un'altra sperimentazione forzata di due mesi francamente inutile". Santi ricorda di aver chiesto "dati precisi alla gestione Metromare, sui biglietti e sui ricavi", ma senza risposta e se si considera che il trasporto di costa avrà un riempimento al 60%, "il tutto si traduce in un servizio scarso e comunque inferiore alle previsioni almeno in fatto di persone trasportate. Siamo certi che a settembre ci ritroveremo con costi aggiuntivi", avverte infine Santi. 

(Agenzia Dire)

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