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"Moschea abusiva" a San Clemente, la denuncia della Lega

Bruno Galli, segretario provinciale della Lega di Rimini: “Sono necessari più controlli e il rispetto della normativa vigente”

È ancora una volta la Lega a dare voce all’insofferenza e alle segnalazioni dei cittadini sulla proliferazione di luoghi di culto di natura islamica. Questa volta i timori e le lamentele provengono dai residenti di Via Bologna 131, a Sant’Andrea in Casale una frazione del piccolo Comune di San Clemente. “È risaputo – spiega Bruno Galli, segretario provinciale della Lega di Rimini – come decine e decine di immobili vincolati a palestre, capannoni e centri di aggregazione socio culturale, vengano utilizzati abusivamente come luoghi di culto dove i fedeli mussulmani si raccolgono in preghiera a tutte le ore del giorno e della notte. Al civico 131 di Via Bologna a San Clemente lo storia si ripete. Secondo quanto segnalatoci dai residenti, l’immobile affittato all’‘Associazione Culturale Islamica Valconca’ verrebbe utilizzato impropriamente come luogo di preghiera e centro di indottrinamento islamico."

Per questo motivo Galli parla di una vera e propria "moschea abusiva che determina una situazione di grave inadempienza sia da parte dei fedeli mussulmani che pregano dove non dovrebbero, sia da parte dell’Amministrazione comunale che non vigila sul proprio territorio. Il Sindaco Cecchini non può fare finta che una ferrea normativa sui luoghi di culto non esista. Mi auguro che a fronte di queste segnalazioni l’Amministrazione si attivi con urgenza per verificare la regolarità dell’attività svolta all’interno dello stabile di Via Bologna disponendone la chiusura immediata nel caso ne ravvisi irregolarità di gestione e di destinazione d’uso”.

Nel frattempo, il Comune di Rimini ha ingiunto alla proprietà e al Centro islamico di Borgo Marina il ripristino delle opere edilizie avvenute senza titolo. Con una propria ordinanza, l'amministrazione ha intimato alla proprietà, al tecnico progettista, e al presidente dell’associazione Al Tawhid - Centro Islamico di Rimini in qualità di detentore, di provvedere alla rimozione, con il conseguente ripristino dello stato dei luoghi, delle opere di ristrutturazione edilizia consistenti nel cambio di destinazione d’uso da funzione produttiva d1 a funzione di tipo religioso c4 realizzate presso l’immobile sito in Via San Nicolò 11. Un’ordinanza di ingiunzione che si configura come atto dovuto a seguito degli accertamenti avvenuti nei mesi scorsi nel corso dei quali è stata riscontrata la realizzazione di opere avvenute senza titolo. Con lo stesso provvedimento il Comune di Rimini ha stabilito in 120 giorni dalla data di notifica il termine perentorio per la rimozione.

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