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Niente striscione allo stadio per il "Gagio", la protesta dell'onorevole Morrone

Sulla decisione del Questore di Novare arriva un'interrogazione al ministro Minniti da parte del parlamentare romagnolo

"Venerdì scorso un nutrito gruppo di tifosi del Cesena si era recato a Novara per assistere alla partita della propria squadra ed esporre, nelle intenzioni, uno striscione commemorativo dell’improvvisa morte di un giovane trentasettenne di Bellaria, Daniele Magnani, anch’egli appassionato tifoso e assiduo frequentatore della ‘Curva Mare’, tragicamente deceduto in un incidente sul lavoro. Il commovente gesto della tifoseria cesenate è stato incredibilmente calpestato dal Dirigente dell’ordine pubblico novarese che, per espressa disposizione del Questore, ha vietato l’ingresso allo stadio dello striscione riportante la scritta “Ciao Gagio, fratello di Bellaria. Per sempre nei nostri cuori”, vista la “non inerenza all’evento sportivo” in corso. A nulla sono valse le giuste rimostranze dei tifosi romagnoli che hanno quindi deciso di non assistere alla partita e di sostare per gli interi novanta minuti all’esterno dello stadio Piola, in segno di protesta per il diniego posto dal Questore di Novara".

Il deputato del Carroccio evidenzia "l’assoluta infondatezza normativa della motivazione avanzata dal Questore tanto che, per contro, nel corso della medesima partita non è stata impedita l’esposizione lungo la curva novarese di uno striscione ‘analogo’ in ricordo del compianto allenatore Emiliano Mondonico". Insomma “due pesi e due misure”. Per questi motivi Morrone chiama in causa, interpellandolo, il Ministro dell’Interno Minniti chiedendogli "come giustifichi, in diritto, la decisione del tutto arbitraria del Questore di Novara di vietare l’ingresso e l’esposizione allo stadio Piola dello striscione commemorativo predisposto dai tifosi cesenati, posto che in alcun modo lo stesso riportava contenuti razziali o inneggianti alla violenza e se non ritenga discriminatoria la condotta del Questore di Novara nell’aver valutato difformemente il commosso tentativo di ricordo di due persone scomparse, Daniele Magnani da una parte ed Emiliano Mondonico dall’altra, probabilmente solo sulla scorta della diversa notorietà degli stessi, pur essendo Daniele un ragazzo conosciuto nelle tifoserie sane di tutta la Romagna".

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