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Odori nauseabondi a Riccione, interviene in Regione Raffaella Sensoli

La capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, ha presentato una interrogazione sul caso dei forti odori tra Riccione e Coriano. Andrea Delbianco e Stefania Carbonari, consiglieri comunali M5S: “Ignorate le segnalazioni dei cittadini”

Sbarca in Regione il caso dei forti odori di plastica e ferro che da qualche tempo hanno invaso l’aria della zona artigianale di Riccione, poco distante dall’inceneritore di Raibano. Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, ha presentato una interrogazione alla Giunta per chiedere che si faccia chiarezza una volta per tutte sull’origine di questi odori denunciati da tempo anche dai cittadini che vivono tra Villa Alta, Riccione e Raibano. “Sono ormai mesi che periodicamente si registrano fenomeni di questo tipo in quella zona – spiega Raffaella Sensoli – Prima gli odori acri provenienti dai terreni adiacenti all’inceneritore, adesso una puzza fortissima di plastica e ferro fuso che farebbe la sua comparsa soprattutto durante il pomeriggio e alla sera. Crediamo che sia necessario fare assolutamente chiarezza chiedendo ad ARPAE se siano mai stati fatti dei controlli per capire l’origine di questi fenomeni”. Nella sua interrogazione la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle cita anche la richiesta, inoltrata qualche giorno fa, dell’Associazione Ambiente & Salute Riccione e dintorni che hanno inviato segnalazioni al sindaco, alla polizia municipale di Coriano, all’AUSL e all’ARPAE della situazione anomale.

“Sappiamo che l’Associazione ha chiesto al sindaco e all’amministrazione comunale di occuparsi di questa situazione – aggiungono Andrea Delbianco e Stefania Carbonari, consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle di Riccione – ma niente fino a questo momento è stato fatto nonostante questi strani odori continuino a ripetersi con una certa frequenza”. “Installare i cosiddetti nasometri, ovvero dei nasi elettronici in dotazione ad ARPAE, sia il minimo che in questa situazione si possa fare – conclude Raffaella Sensoli – Inoltre in caso fino ad oggi non si sia effettuato nessun controllo la Regione dovrebbe chiedere ad ARPAE  ad oggi di effettuarli con urgenza, prelevando dei campioni di aria e di terreno nelle zone interessate vista la vicinanza delle stesse all’inceneritore di Raibano proprio per capire cosa stia succedendo in quei territori, se esista o meno un problema di inquinamento dell’aria e a cosa sia dovuto”.

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