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Parcheggi scambiatori alla Fiera, i Giovani Democratici: "Così incentiviamo il nuovo Metromare"

La proposta dei Giovani Democratici: "Si tratta di un’opportunità da cogliere soprattutto per quanti raggiungono Rimini dalla zona a Nord della provincia"

Dal convegno Mobilitati dello scorso 21 settembre è emersa quella che, come struttura tematica trasporti dei Giovani Democratici della provincia di Rimini, ritiene essere una proposta costruttiva, ovvero di utilizzare parte dell’ampio parcheggio della Fiera per incentivare l’interscambio modale tra auto privata e Metromare. "Si tratta di un’opportunità da cogliere soprattutto per quanti raggiungono Rimini dalla zona a Nord della provincia e che attualmente, in ora di punta, sono costretti a subire i disagi del traffico per raggiungere Rimini o la parte sud della provincia", spiegano i Giovani Democratici.

"Qualcuno potrà obiettare che è possibile già fare tutto questo con le normali linee di trasporto pubblico, ma certo non sfuggirà a nessuno che queste linee subiscono “democraticamente” la paralisi del traffico dell’ora di punta, proprio perché scontano l’assenza di un corridoio veloce riservato: grazie a questo corridoio, rappresentato dall’estensione in Fiera del Metromare – il cui servizio potrebbe fin da subito proseguire su Santarcangelo, come già ad agosto 2022 avevamo sottolineato con l’idea di una prosecuzione del servizio con la circolazione dei mezzi in promiscua col traffico, con i mezzi a batteria – sarà possibile aggirare accodamenti e ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza dalla zona Nord verso Rimini e la parte meridionale della provincia".

"Tutto ciò vuole offrire delle nuove opportunità di spostamento che privilegino la mobilità collettiva. Tenendo tuttavia a mente un dato ben chiaro: il famigerato problema dei parcheggi è destinato a non risolversi, se non in un lungo periodo. E questo non perché manchino gli investimenti ma perché continua ad aumentare il numero di automobili pro-capite. Non sfugga che per ogni automobile non è sufficiente un solo posto auto, ma ne occorrono almeno 3 se non di più (uno al lavoro, uno in palestra, uno sotto casa, uno al teatro e così via) e nemmeno il paese della motorizzazione collettiva per eccellenza, gli Usa, è in grado di garantire simili dotazioni".

"I parcheggi sono tra i principali responsabili della cementificazione del territorio e richiedono spazi che vengono tolti dalla disponibilità dei cittadini per un uso privato, proprio, singolo su suolo che invece è pubblico. In tutto ciò, il futuro ci sta insegnando che una democrazia degli spazi urbani dove le piazze diventano luoghi vivibili per tutte e tutti sono elementi imprescindibili per costruire la sempre più necessaria conversione ecologica - conclude la nota -. La soluzione non può che essere quella di incentivare la mobilità collettiva e condivisa: si riducono le emissioni, ogni viaggiatore “consuma” meno suolo – tre automobili da quattro posti occupano quanto un autosnodato da 140 posti –, ci si muove in maniera più intelligente, massimizzando ad esempio il riempimento della propria auto o sfruttando l’intermodalità laddove possibile, grazie ai servizi in sharing. Rispetto alle critiche giunte all’assessore Frisoni sull’argomento dei parcheggi scambiatori in fiera la risposta dunque potrebbe essere semplice, alla portata della consapevolezza di tutti, giovani e meno giovani: perché no?".

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