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Parco museo minerario dello zolfo delle Marche: chiesto il commissariamento

E’ ciò che chiede l’interrogazione al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti presentata dal deputato PD riminese Tiziano Arlotti insieme al collega Piergiorgio Carrescia

Il Parco museo minerario dello zolfo delle Marche va commissariato. E’ ciò che chiede l’interrogazione al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti presentata dal deputato Pd riminese Tiziano Arlotti insieme al collega Piergiorgio Carrescia. “Appare quanto mai urgente che il Ministero dell’Ambiente adotti tutte le misure per completare l’iter costitutivo del Parco Museo delle miniere – spiega Arlotti -, e che in attesa di costituirne l’interregionalità adotti i provvedimenti necessari per garantire un costante monitoraggio e controllo della gestione del Consorzio”.

Dalla sua costituzione nel 2005, infatti, il Parco versa in un contesto di “provvisorietà” che ha assunto connotati non accettabili per il suo protrarsi. Il Parco è stato istituito per ricordare e per onorare il lavoro dei minatori, nonché assicurare il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio ambientale, etno-antropologico, storico-culturale e tecnico-scientifico dei siti, dei beni e delle tradizioni legati alla storia e alla cultura mineraria. Dal 2009 è decaduta la Commissione, già più volte prorogata dal 2006, che avrebbe dovuto predisporre statuto e regolamento del Consorzio di gestione. L’impasse è stata aggravata con il distacco dalla Regione Marche dei Comuni di Novafeltria, Sant’Agata Feltria e Talamello, componenti del Parco Museo che ha così perso il carattere monoregionale modificandosi sostanzialmente l’atto fondativo.

“Nel frattempo il Comitato di Gestione provvisoria ha continuato a gestire il Parco Museo utilizzando le risorse statali pari a circa 1.500.000 euro per il primo triennio di attività e quelle annualmente assegnate (da ultimo,  170.000 euro nel 2014) con modalità che andrebbero verificate in termini di efficienza, efficacia ed economicità da parte del Ministero erogante – osserva Arlotti -. Emerge un quadro gestionale che imporrebbe un attento monitoraggio da parte del Ministero dell’Ambiente”.

La proposta del deputato è far ripartire il Parco su base interregionale. “A tal riguardo ho presentato una Proposta di Legge per la costituzione del Parco museo delle miniere di zolfo delle Marche e dell'Emilia-Romagna, della quale però ancora non è stata avviata la discussione. I parchi minerari, come dimostra la storia della miniera di Perticara, sono aree che meritano di essere tutelate per il loro valore storico-documentale e per le profonde interazioni con le comunità del territorio, il loro sviluppo sociale, economico ed occupazionale. Per le loro caratteristiche peculiari e per valorizzarli al meglio, è necessario perciò distinguere i parchi geominerari dalla normativa generale sui grandi parchi italiani con norme specifiche, strumenti finanziari, direttivi e di programmazione stabili nel tempo".

L’interrogazione chiede quindi di nominare un Commissario che provveda entro breve all'approvazione dello statuto e del regolamento e gestisca l’Ente fino alla costituzione dei nuovi organi, in attesa di una soluzione legislativa comunque necessaria per  rendere interregionale il Parco Museo dello zolfo.

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