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Calici di Stelle, la Pro Loco e Città Viva Santarcangelo rispondono a Samorani: "Sterili polemiche"

L’associazione Pro Loco e l’associazione Città Viva intervengono per chiarire il rapporto con l’Associazione Città del Vino, sviluppato in anni di organizzazione di Calici di Stelle

Dopo le polemiche degli ultimi giorni del candidato sindaco del centrodestra Domenico Samorani, l’associazione Pro Loco e l’associazione Città Viva intervengono per chiarire il rapporto con l’Associazione Città del Vino, sviluppato in anni di organizzazione di Calici di Stelle. "L’adesione a Città del Vino è attiva da molti anni - esordiscono Pro Loco e Città Viva -. In questo periodo di tempo sono stati versati oltre 2.200 euro come quota annua, senza però ricevere un adeguato servizio. In pratica abbiamo ricevuto solo l’uso del marchio “Calici di Stelle”. Il rapporto con l’associazione Città del Vino è andato avanti per anni sempre in maniera univoca, senza proposte, iniziative né tantomeno consigli all’organizzazione, utili ad intavolare discussioni su come sviluppare la collaborazione su temi specifici. Quindi si parla di un rapporto diventato negli anni per noi completamente infruttuoso e inutile, legato solo al fatto di utilizzare un logo nelle locandine".

"Negli ultimi anni si sono addirittura creati motivi di malcontento tra i nostri associati - viene aggiunto -. Nel 2015 il Movimento Turismo del Vino e l’Associazione Città del Vino hanno deciso di chiudere tutte le pagine Facebook di "Calici di Stelle" sul territorio nazionale, visto che alcuni Comuni usavano il marchio senza essere associati e senza versare il contributo. La nostra posizione risultava assolutamente regolare ma, nonostante i diversi appelli, non abbiamo più ottenuto la visibilità della nostra pagina Facebook che contava diverse decine di migliaia di fan, creando un vuoto di comunicazione e di immagine all’iniziativa santarcangiolese.  Nell’aprile 2017, Massimo Berlini, responsabile organizzativo in quel periodo, incontrò al Vinitaly di Verona il direttore dell’Associazione Città del Vino e visto che ricorreva il 50esimoanno della Doc del Sangiovese chiese e ottenne la collaborazione dell’associazione per organizzare un evento qualificante all’interno della programmazione di Calici di Stelle. Dopo aver preso contatti anche con il Consorzio della Doc del Sangiovese di Dozza e della Strada dei Vini e dei Sapori di Rimini, l’evento non si è potuto però realizzare, per la totale assenza di risposte e di collaborazione da parte dell’associazione Città del Vino".

Calici di Stelle da quest’anno si chiamerà Calici Santarcangelo. "La quota di adesione che non pagheremo più all’Aasociazione Città del Vino verrà reinvestita in azioni dedicate al vino della nostra zona - viene spiegato -. Infatti saranno tante le novità e i momenti di focus sull’eccellenza vinicola romagnola. Questo evento è cresciuto negli anni con la direzione organizzativa di Massimo Berlini  (funzionario di Confesercenti) e con la partecipazione dei volontari della  Pro Loco e di Città Viva (consorzio degli operatori locali) che insieme hanno sempre creduto nelle potenzialità dell’evento. Fondere queste due realtà cittadine, i circa 60 volontari di Pro Loco e la partecipazione di 35 attività commerciali (pubblici esercizi e ristorazione), ha permesso l’esplosione dell’evento che negli anni è arrivato a produrre numeri veramente interessanti, fino a coinvolgere nell’ultima edizione 46 aziende agricole romagnole".

"Calici Santarcangelo ha il Patrocinio non oneroso della Regione Emilia Romagna, Camera di Commercio e Comune - viene ricordato -. L’evento è nato per la valorizzazione della produzione locale del Sangiovese, invita tutte le cantine della Provincia e circondario all’evento, ed accoglie le domande di quanti interessati alla partecipazione, che è gratuita. Ogni anno è stato invitato un consorzio di una regione italiana, diversa ogni anno, che proponeva l’eccellenza della propria produzione vinicola. Dal 2005 si è cercata la collaborazione del Servizio Sanitario Regionale per una campagna al consumo consapevole del vino (bere poco, bere bene); il Sert dell’Asl di Rimini ha proposto il progetto “Circolando”. Grazie quindi anche alla partecipazione della Polizia Stradale di Rimini, in piazza Ganganelli durante le serate si poteva testare il proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida. Dal 2013 si è pensato di prolungare l’evento su piazza Marini ed anche verso la parte alta del centro storico animando piazza Monache, in collaborazione con alcune associazioni, con l’obiettivo di far conoscere a tutti il nostro bellissimo centro storico. Queste sono solo alcune iniziative messe in atto nel tempo con l’obiettivo di valorizzare le realtà vinicole locali coinvolte, gli operatori locali e tutta la cittadina. La corretta informazione sui fatti sarebbe sempre necessaria prima di intraprendere qualunque azione che altrimenti sfocia in sterili polemiche".

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