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Reddito di cittadinanza e lavoro stagionale, Croatti (M5S): "Sviluppare opportunità per il settore turistico"

“L'attuale situazione di emergenza sanitaria ha stravolto vari settori dell'economia e di conseguenza tutto il mercato del lavoro. Soprattutto nel settore agricolo, in quello alimentare, ma anche in quello turistico" dice Croatti

“L'attuale situazione di emergenza sanitaria ha stravolto vari settori dell'economia e di conseguenza tutto il mercato del lavoro. Soprattutto nel settore agricolo, in quello alimentare, ma anche in quello turistico. Con l’emergenza coronavirus le aziende agricole si sono ritrovate senza lavoratori stagionali nei campi. Un problema simile potrebbe riscontrarsi tra poche settimane anche nel settore turistico, già da diverse stagioni in difficoltà nel reperire lavoratori per affrontare la stagione estiva. Molti lavoratori da fuori regione e stranieri potrebbero preferire non spostarsi per colpa del
coronavirus”. Il commento del senatore Marco Croatti del MoVimento 5 Stelle.

“La proposta allo studio del Governo è quella di offrire ai percettori del Reddito di cittadinanza o di altri ammortizzatori sociali, la possibilità di accettare una proposta di lavoro, senza perdere il diritto al beneficio che ripartirà una volta terminato il contratto. Una opportunità che potrebbe essere molto importante per le imprese del nostro territorio e per chi cerca lavoro. L’idea era partita da Confagricoltura, che garantirebbe “l’inquadramento nell’ambito del contratto collettivo nazionale” dei percettori del reddito per il periodo in cui lavoreranno nei campi. Il rischio nel settore agroalimentare è quello di buttare almeno il 40% raccolto se non si trovano almeno 200.000 braccianti. Ma altri settori potrebbero trovarsi in difficoltà. Tra queste proprio il turismo. Secondo la ministra del lavoro Catalfo “se l’offerta di lavoro diventa stabile o per un tempo congruo, i percettori del RDC possono lasciare la misura e poi rientrarvi. Invece se si tratta di pochi giorni la nostra proposta è che accettarla non comporterebbe la perdita del sostegno“.

"Nel caso delle aziende agricole si è pensato ad una app per incrociare domanda e offerta di lavoro. Questo strumento si potrebbe adattare anche per il settore turistico. Il Governo sta pensando, per questa ragione, di inserire tra i provvedimenti anche una norma ad hoc per i percettori del reddito di cittadinanza”. Prosegue Croatti. “Un’altra opportunità che i Comuni potrebbero introdurre per rendere ‘attivo’ chi percepisce il Reddito di cittadinanza è quella di assegnare ruoli di collaborazione nella gestione e nell'organizzazione delle modalità di attuazione delle misure introdotte per il contenimento e la prevenzione della diffusione del COVID-19. Chi percepisce questo sussidio avrebbe la possibilità di sentirsi integrato ed utile all’interno dei processi della nostra comunità"

"Una richiesta in tal senso è arrivata da alcuni sindaci. Ad esempio incaricare i percettori del reddito di cittadinanza per monitorare le spiagge. Sarà infatti molto complicato assicurare regolamentazione degli accessi, sicurezza e ordine pubblico nelle spiagge libere ma anche in altri luoghi pubblici all’aperto. Per ora solo il Comune di Cattolica, tra i primi in Italia, ha individuato i PUC (i Progetti utili alla Collettività) con i primi 12 progetti, che potranno essere implementati, nei quali i percettori del RDC potranno prestare la propria opera per la comunità. Rivolgo l’invito al Comune di Rimini e a tutti i comuni della nostra provincia affinchè si attivino immediatamente seguendo l’esempio di Cattolica studiando l’introduzione di questi progetti di cittadinanza ‘attiva’. Potrebbero risultare molto importanti per aiutare le amministrazioni in questa particolare fase di riorganizzazione di servizi e accesso ai beni pubblici” conclude Croatti.

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