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Misano, tassa di soggiorno: sarà applicata dall’1 aprile al 30 settembre

Il regolamento sulla tassa di soggiorno è stato deliberato anche con l’approvazione di alcuni emendamenti che hanno tenuto conto del confronto con le categorie economiche.

Nel corso del Consiglio Comunale di Misano Adriatico è stato deliberato il regolamento comunale per l’istituzione e l’applicazione della tassa di soggiorno. L’imposta  decorrerà dall’1 aprile e si applicherà fino al 30 settembre. Sarà applicata nei confronti di chi alloggerà nelle strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale di Misano Adriatico fino ad un massimo di 7 pernottamenti consecutivi e coinvolgerà alberghi e residenze turistico – alberghiere, case e appartamenti di vacanza, case per ferie, ostelli, affittacamere (room ad breakfast, locande), bed & breakfast, appartamenti ammobiliati e campeggi.

Saranno esentati dal pagamento dell’imposta di soggiorno i minori fino al compimento del tredicesimo anno di età (a tal fine si considera la data di arrivo nella struttura ricettiva), i soggetti che assistono i degenti ricoverati presso strutture sanitarie site nella Provincia di Rimini, in ragione di un accompagnatore per paziente; il personale appartenente alla Polizia e alle forze armate, per esigenze di servizio; gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici tà di gruppi organizzati. I portatori di handicap grave ed un accompagnatore, studenti che svolgono tirocini o stage.

L’imposta di soggiorno è determinata per persona e per pernottamento ed è graduata con riferimento alle tipologie delle strutture ricettive (stelle e soli).Le aliquote dell'imposta sono particolarmente contenute e vanno per gli alberghi, da 50 cents per una stella a, 60 cent per 2 stelle, 80 per tre stelle e 1 euro per 4 stelle. Il regolamento sulla tassa di soggiorno è stato deliberato anche con l’approvazione di alcuni emendamenti che hanno tenuto conto del confronto con le categorie economiche.

“In un momento come questo in cui abbiamo dovuto registrare i mancati trasferimenti dello Stato alle Province e ai Comuni e volendo mantenere lo stesso stato dei servizi ai turisti – spiegano l’Assessore al Bilancio Marco Ubaldini e l’Assessore al Turismo Manuela Tonini – abbiamo scelto l’unica strada percorribile. Ci è sembrato giusto e doveroso prima di tutto, tutelare i cittadini di Misano e per questo motivo non abbiamo voluto prendere in considerazione l’aumento dell’Irpef. Tantomeno, visto che la legge in questo caso non lo prevede, si può  applicare una tassa di scopo. Abbiamo così cercato di limitare al massimo l’impatto della tassa, che è la più bassa a livello regionale. A titolo di esempio, tenuto conto delle riduzioni, si parla di 11,20 euro (cifra massima) per una famiglia che soggiorna una o più settimane in una struttura a 3 stelle a Misano. Senza queste risorse si sarebbe verificato un arretramento che avrebbe conseguenze negative sulla nostra economia turistica; in nostro scopo è invece, possibilmente quello di implementare, l’attività turistica con promozione ed eventi, proponendo l’opportunità di farlo insieme. Sappiamo bene che una tassa, specie sul turismo non è apprezzabile e comprendiamo lo sforzo e l’impegno burocratico che gli albergatori si troveranno a sostenere, ma se si vuole stare sul mercato con iniziative idonee per promuovere il nostro turismo , era un passo necessario”.

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