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Arboreto Cicchetti, Vescovi contro Tosi: "Alberi tagliati e degrado, è solo sua la colpa"

Sabrina Vescovi (Pd): "E' uno spazio verde tolto alla collettività, ribadiamo il nostro no a concederlo a un privato"

La questione dell'Arboreto Cicchetti di Riccione torna all'attenzione di Sabrina Vescovi, capogruppo del partito democratico in Consiglio comunale a Riccione. Vescovi ripercorre la vicenda e attacca il sindaco Renata Tosi su quella che sarà la destinazione dell'Arboreto.

"Ricostruiamo la storia recente sull’arboreto Cicchetti per evitare che le dichiarazioni dell’imprenditore privato a cui è stato dato in concessione per 15 anni, siano fuorvianti. Le vere responsabilità sull’Arboreto Cicchetti, il suo futuro, i tagli degli alberi e l’incuria, sono del sindaco Tosi. Prima di lei, quella dell’arboreto era un’area viva che apparteneva ai riccionesi. Ricca di attività e occasioni di aggregazione.
Andiamo con ordine: Le condizioni recenti e attuali di degrado dell’arboreto sono da attribuire interamente alla scelta del sindaco Tosi di cacciare dall’arboreto, nel 2014, le associazioni che se ne prendevano cura, gestivano le attività sociali e culturali all’interno, il planetario e lo stesso presepe animato di Veterani. Che malgrado le numerose premesse di ricollocazione è stato definitivamente tolto ai Riccionesi".

Continua Vescovi: "Lo “sfratto” fu uno dei primi provvedimenti che la Tosi fece per dare avvio alla privatizzazione dell’area verde di maggiore pregio della città. Lo ha volutamente tenuto chiuso e incustodito per quasi 6 anni. Da quel momento non se ne è presa più cura. E l’arboreto è divenuto terra di nessuno. Nell’ottobre-novembre 2018, sono state abbattute, nel totale silenzio e senza darne preventiva informazione alla sovrintendenza, diverse piante di diametro inferiore ai 13 centimetri, 7 alberi con diametro compreso fra 13 e 17 centimetri e ben 30 alberi con diametro superiore ai 17 centimetri. Questo per chiarire che gran parte dei presunti danni ambientali sono stati già attuati con la scelta di abbattimento voluta dalla Tosi, sulla quale scelta è già intervenuta la Sovrintendenza richiedendo spiegazioni al comune. Nel progetto di concessione ad un privato, che a scopo di lucro realizzerà un parco divertimenti a pagamento nell’area boschiva dell’arboreto, esiste quindi una “pendenza” fra organi competenti che non ha ancora chiuso il cerchio delle verifiche e dei provvedimenti. Per tali ragioni è il sindaco Tosi a dover dare le più ampie garanzie di rispetto delle norme di legge in tema di tutela dell’area boschiva in oggetto. Nessun’altro, e soprattutto non l’imprenditore, che dalla realizzazione del parco divertimenti trarrà del guadagno economico. La sua posizione è ovvia. Cura i suoi interessi".

Vescovi evidenzia come "questa vicenda sta assumendo nondimeno contorni paradossali, senza contare l’assoluta mancanza di considerazione delle associazioni ambientaliste e dei consiglieri comunali, che al sindaco e solo al sindaco, chiedono risposte. In veste di capogruppo del Pd in consiglio comunale ribadisco la posizione del Pd: rimaniamo contrari alla concessione ad un privato di un’area verde di pregio come quella del bosco dell’arboreto Cicchetti. Ancor più contrari siamo allo sfruttamento economico a favore di uno, e a danno della collettività, di un’area che sarebbe stata strategica nel disegno della nuova cartolina della città e del collegamento fra l’area turistica e il paese. Un’area sulla quale si sarebbe potuto intervenire con un progetto culturale inserendolo fra gli spazi di rigenerazione urbana dedicati all’arte, alla musica e al recupero dell’ecosistema ambientale che ha fatto di Riccione la città famosa in Europa come perla verde".

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