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Bosco verticale, il Pd contro la Tosi: "E' speculazione edilizia e non c'è recupero del patrimonio"

"Nei progetti del Comune la parte di interesse pubblico è sempre in ombra"

Sul progetto riccionese del bosco verticale nell'area dell'ex Delphinarium e Villa Ernesta interviene il Pd di Riccione. "L’intervento prevede nei dettagli la rigenerazione di un’area sul lungomare comprensiva del recupero di un villino storico, che è parte del sistema insediativo costiero tipico di questa porzione del litorale adriatico, unitamente a una nuova costruzione la cui superficie non supera un quinto dell’intera area disponibile.
Il recupero di Villa Ernesta prevede la conservazione della struttura architettonica, la rifunzionalizzazione ricettivo-residenziale e la valorizzazione del suo giardino di pertinenza dal valore storico-naturalistico, che viene conservato nel rispetto e nella tutela delle specie vegetali che connotano questo ambito della città." Questa la presentazione del progetto architettonico dell’area ex delphinarium e villa Ernesta progettato dallo studio di architettura Boeri.
Il Pd di Riccione ha sempre sostenuto proposte di investimenti e riqualificazione urbana con l’obiettivo della crescita economica della nostra comunità. Questo intervento ci lascia perplessi, per non dire contrari per due ragioni. La prima, la più importante, è che non siamo in presenza di rigenerazione urbana ma di incrementi consistenti delle previsioni urbanistiche esistenti con interventi edilizi di buona qualità architettonica ma di dubbio valore aggiunto per Riccione. Al posto di un delfinario, a suo tempo un’attrazione di Riccione, viene realizzato un edificio nuovo di 3500 mq. e “recuperata” Villa Ernesta con una generica e non meglio “precisata rifunzionalizzazione ricettivo-residenziale”. Complessivamente si prevedono tra i due edifici oltre 5.500 mq. Di cui il 60% con destinazione hotel ed il 40% residenziale, un Condhotel viene detto. Allo stato attuale non essendo stata recepita la legge Regionale sui CondHotel nelle norme urbanistiche del Comune di Riccione non è possibile realizzarlo. La sindaca è invitata ad usare un linguaggio appropriato e soprattutto se è sua intenzione realizzare il primo CondHotel di Riccione dire anche quando verrà recepita la norma regionale. Ma vi è un secondo motivo di contrarietà alla proposta. Il comune di Riccione sta privilegiando operazioni di speculazione immobiliare rispetto ad un vero tentativo di recupero del patrimonio edilizio esistente ad iniziare dalle Colonie in disuso. Il ruolo di una amministrazione comunale è anche quello di orientare gli investitori per coniugare interesse e remunerazione dell’investimento e interesse pubblico.
Nei progetti del Comune di Riccione la parte di interesse pubblico è sempre in ombra".  

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