rotate-mobile
Politica Riccione

Riccione città dello sport, Vescovi: "L'amministrazione brucia la destagionalizzazione"

E' quanto afferma il capogruppo in consiglio comunale del Pd, Sabrina Vescovi, secondo la quale "è fuori da ogni dubbio che la destagionalizzazione rimanga l’unica soluzione al mantenimento dell’equilibrio economico delle nostre attività turistiche"

"Il lungo dibattito di fine anno sulla imposta di soggiorno e i numerosi interventi sugli esosi costi del Natale richiamano la politica cittadina ad un confronto sulle priorità degli investimenti destinati al turismo". E' quanto afferma il capogruppo in consiglio comunale del Pd, Sabrina Vescovi, secondo la quale "è fuori da ogni dubbio che la destagionalizzazione rimanga l’unica soluzione al mantenimento dell’equilibrio economico delle nostre attività turistiche. E che lo sport e gli eventi sportivi di carattere nazionale e internazionale sono un rimedio eccellente a questo scopo. Così come è chiaro che per caratteristiche e storia, parlare di destagionalizzazione non significa mettersi la coscienza in pace con un evento di intrattenimento natalizio della durata di 30 giorni, in cui le presenze turistiche alberghiere si registrano nelle due o tre notti del capodanno".

Per Vescovi "non basta ad alimentare tutta, ma proprio tutta, l’economia cittadina e toglie risorse destinabili ad altre iniziative più remunerative da svolgere in altri periodi dell’anno e che andrebbero a beneficio anche degli hotel una, due e tre stelle stagionali, del commercio dell’alba, di via San Martino, di via Tasso e di Riccione Paese. Tutti tagliati fuori dal ritorno diretto dell’investimento sul Natale. Lanciare Riccione come Città Europea dello Sport è un obbligo per chi governa la nostra città ed è anche una grande occasione del momento considerando che ci sono numerosissimi finanziamenti disponibili per la riqualificazione degli impianti sportivi. Questo serve a tutta, ma proprio tutta, l’economia Riccionese".

"E allora ci spieghi il sindaco perché ha bocciato l’ordine del giorno proposto dal Pd sulla necessità di elaborare un piano strategico pluriennale di riqualificazione degli impianti che abbia come obiettivo le realizzazione delle opere che servono ad ospitare grandi eventi - continua l'esponente dem -: ampliamento del piano vasca interno della piscina comunale; copertura della vasca esterna della piscina comunale, promessa dalla Tosi con comunicati a caratteri cubitali e sparita nelle nebbie insieme all’università al Marano; una nuova palestra per il centro sportivo Italo Nicoletti con palestra regolamentare per il basket e la pallavolo; rifacimento della struttura destinata all’atletica del centro sportivo Italo Nicoletti; e riorganizzazione e ristrutturazione degli spazi del palazzetto dello sport per le attività sportive indoor (arti marziali, scherma e danza)

"In consiglio comunale il sindaco, ritrattando su quanto detto in campagna elettorale, dove prometteva la riqualifica degli impianti sportivi, ha detto che gli impianti sportivi “vanno bene così” - attacca Vescovi -. Una dichiarazione che è una pietra tombale su Riccione Città Europea dello Sport e anche una pietra tombale sugli hotel stagionali e le attività commerciali fuori dal “quadrilatero”, che con il turismo sportivo potrebbero trovare un nuovo slancio imprenditoriale. Mentre Andrea Gnassi colloca Rimini nelle 52 destinazioni del 2018 del New York Times grazie alla scelta di investimento nei suoi contenitori culturali, Riccione getta alle ortiche la sua vocazione di città dello sport per scegliere l’effimera illusione di un cavallo alato. Tutto sbagliato".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riccione città dello sport, Vescovi: "L'amministrazione brucia la destagionalizzazione"

RiminiToday è in caricamento