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Coriano, rifiuti all'inceneritore: gli ambientalisti tirano per la giacchetta sindaco ed assessore

Gli ambientalisti chiedono al Comune di Coriano di fare Accordo con la Regione sull'afflusso rifiuti all'inceneritore di Raibano da inserire nel PRGR 2020

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RiminiToday

Ambiente & Salute, WWF Rimini, Legambiente Santarcangelo, comitati Sant'Andrea Besanigo, Rimini Up Town e Santa Giustina fanno squadra sulle prospettive di smaltimento rifiuti all'inceneritore di Coriano previste nel nuovo PRGR 2020 adottato dalla Giunta E/R (delibera n°1 -8.01.2016, che andrà in discussione in Aula Legislativa a marzo prossimo) nonché sull'Accordo stipulato dal Comune di Coriano con la Regione per l'accoglimento dei rifiuti sammarinesi all'impianto di Raibano.

Questa mattina, i gruppi ambientalisti, hanno protocollato una lettera in cui chiedono ufficialmente all'unisono al Sindaco Domenica Spinelli ed Assessore Ambiente Morri, passando anche Andrea Gnassi quale presidente della provincia, di "farsi promotori di un Accordo territoriale a beneficio della provincia di Rimini , tra Comune di Coriano/Regione ed Hera che - una volta recepito dal PRGR - limiti l'afflusso dei rifiuti all'inceneritore di Raibano in base alle autorizzazioni attualmente vigenti (fabbisogno impianto 125mila tonn annue tra rifiuti urbani e speciali da PRGR cap.9.4 tabella flussi pag 226) nonché contenga limiti tonnellaggio definiti per lo smaltimento dei rifiuti speciali". Un accordo contenitivo e limitativo dei flussi di rifiuti verso Raibano, da inserire nel nuovo Piano Regionale 2020 , sulla falsa riga degli Accordi già concessi dalla Giunta Bonaccini ed Hera ai Comuni di Forli e Parma, ora esentati dallo smaltimento dei rifiuti speciali nei rispettivi inceneritori.

A sostegno di tale richiesta gli ambientalisti indicano, il rispetto della Legge Regionale Rifiuti 16/2015 sull'economia circolare (riduzione, riciclo e riuso del rifiuto) impostata alla riduzione dell'incenerimento, la concretizzazione del loro decalogo anti inceneritore approvato all'unanimità, nel 2014, dal Comune di Coriano e da altri 5 comuni della provincia di Rimini, la necessità di cautelarsi rispetto alla portata dal Decreto Sblocca Italia art.35 di cui proprio pochi giorni fa il Ministero Ambiente ha definito le procedure attuative confermando, non solo la necessità di smaltire rifiuti da tutta Italia negli inceneritori esistenti (compreso Coriano), ma anche la costruzione di 8 nuovi impianti nel resto del Paese. Nonostante le promesse fatte alle associazioni ambientaliste dal Governatore Bonaccini, ad agosto scorso, rischiamo di diventare la pattumiera prediletta dalla Regione vista la modernità dell'impianto di Raibano (tecnologicamente secondo solo a quello di Parma), la vicinanza con aree non autonome nello smaltimento rifiuti (vedi San Marino, ma anche Pesaro-Urbino) nonché la "disponibilità" dimostrata di recente dalla Giunta Spinelli all'arrivo di rifiuti da fuori zona. Ma non solo. Nell'ambito dell'Accordo già siglato tra Comune di Coriano e Regione per lo smaltimento dei rifiuti di San Marino (indicato nel PRGR ,cap.9.4,pag 226 per il periodo 2015- 2020), gli ambientalisti chiedono di poterlo leggere ed esaminare al fine di poter in qualche modo apportare le proprie indicazioni prima dell'approvazione a marzo in Aula legislativa a Bologna.

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