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Politica

Aggredita e sfregiata dall'ex compagno, la solidarietà delle istituzioni

Il vice-sindaco di Rimini Gloria Lisi e l'onorevole Tiziano Arlotti esprimono la loro vicinanza a Gessica Notaro

Esprimono sconcerto per il fatto e solidarietà nei confronti della vittima il vice sindaco di Rimini, Gloria Lisi, e l'onorevole Tiziano Arlotti dopo la feroce aggressione che ha visto la riminese Gessica Notaro venire aggredita con dell'acido che le ha sfigurato il volto. “La cronaca - commenta la Lisi - riporta come la notte scorsa sia accaduto un nuovo fatto drammatico nei confronti di una donna, aggredita brutalmente con acido gettatole in viso. Le notizie non sono ancora definitive ma le indagini degli investigatori pare si stiano orientando verso le responsabilità dell’ex compagno.

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In attesa dei rilievi da parte di chi indaga sul terribile episodio, quello che è già evidente è il perpetuarsi di una violenza che drammaticamente abbiamo imparato a conoscere perché corre ogni giorno lungo l’intero Paese; la violenza cioè che vuole umiliare, ferire e lasciare addosso alla donna i segni della sottomissione. E questo succede anche a Rimini. Nei confronti di una ragazza che, ripeto, a quanto emerge in queste ore, era già stata vittima nel recente passo di maltrattamenti, segnalati all’autorità giudiziaria".

> EX MISS SFREGIATA CON L'ACIDO: LA DRAMMATICA NOTIZIA

"Sta emergendo - prosegue il vice sindaco - una storia di uomini che perpetuano l'antico dispositivo di dominio che ha retto il rapporto di coppia da secoli e quindi credono di avere il diritto di trattare la donna come vogliono, contrastare i percorsi di autonomia, libertà, o semplicemente il libero desiderio. Con violenza psicologica e fisica, fino agli esiti più tragici. Di fronte all' orrore, ci piace pensare che le donne non restino prigioniere di un' idea dell' amore che non deve esistere, quello caratterizzato dal possesso. Si liberino, escano da una dimensione ideale, la coppia, che quando non funzione diviene solo luogo di disagio. È questo il meccanismo vizioso dentro il quale si ritrovano tante donne vittime della violenza: prigioniere di un’idea dell’amore che, in realtà, non deve esistere. Noi crediamo che l’amore sia fatto di autonomia e di riconoscimento reciproco".

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