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Costi della politica, la deputata Marchioni: "Ecco dove tagliare"

Elisa Marchioni, 45 anni, riminese, eletta nella lista del Pd per la circorscrizione Emilia Romagna, dal 2008 siede alla Camera dei deputati. Parla dei costi della politica su Romagnaoggi-Riminitoday

“Io non voglio difendere la categoria, a mio parere si deve rivedere l'intero funzionamento del parlamento, con il sistema della doppia Camera, ormai ridondante. Sono dunque d'accordo sul fatto di tagliare il numero dei parlamentari e dei cosiddetti 'portaborse'”. Della categoria citata Elisa Marchioni fa parte. 45 anni, riminese, eletta nella lista del Partito democratico per la circorscrizione Emilia Romagna, dal 2008 siede alla Camera dei deputati. Parla dei costi della politica su Romagnaoggi-Riminitoday

A quanto ammonta la sua busta paga?
La busta paga dei parlamentari è sul sito della Camera, per una questione di trasparenza. Comunque la mia ammonta a 4.600 euro al mese netti, per un lordo che supera i 10mila euro. Va detto che in Inghilterra e Germania la tassazione degli stipendi è diversa, in conseguenza di un diverso regime fiscale

Ritiene giusto diminuire le indennità dei parlamentari?
Io credo che vada fatta una valutazione sulla capacità di lavoro dei parlamentari: io ad esempio ho due assistenti in regola, una a Roma ed una a Rimini, che sono strumenti estremamente efficaci. Certamente pagare direttamente i collaboratori, come fa l'Unione Europea sarebbe un metodo decisamente più trasparente. Io passo 3 giorni in aula e 3 giorni sul territorio riminese e vorrei lavorare bene, senza questi collaboratori non potrei farlo

Perchè è così difficile ridurre gli stipendi di deputati e senatori?
Credo che il problema sia posto male. Partiamo dal presupposto che non voglio difendere la categoria e che credo sia giusto che anche noi facciamo la nostra parte in questa situazione economica. Voglio comunque ricordare che i nostri stipendi sono già stati calati di mille euro al mese e di un ulteriore 20%, dallo scorso ottobre, con la tassa di solidarietà. Quello che è fondamentale è non ridurre l'operatività. Bisogna rivedere l'intero funzionamento del parlamento, con il sistema della doppia Camera, ormai ridondante. Sono dunque d'accordo sul fatto di tagliare il numero dei parlamentari e dei cosiddetti 'portaborse'.

Ridurre i costi di Camera e Senato non risolve i problemi dell'Italia: ma allora secondo lei quali sono i veri costi della politica?
Va difesa la partecipazione democratica che il senso di dignità della politica prevede, partendo dai consigli di quartiere e da quelli comunali, fino ad arrivare al parlamento. Non credo che la politica si salvi con i tagli, o meglio, non vorrei che una giusta stigmatizzazione di quello che non va, gettasse fango su tutta la politica, favorendo in questo modo i veri faccendieri, chi ha fatto e fa questo mestiere solo per le proprie prospettive. Bisogna tagliare laddove ci sono degli sprechi: società partecipate, collaborazioni. Qui si deve razionalizzare molto, occorre un ridimensionamento


 

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