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Rimini in Comune punta a una città della salute: ecco il programma elettorale

Il candidato sindaco Sara Visintin sceglie il Parco Murri per illustrare il suo impegno per le prossime elezioni che guarda ai bisogni primari, dall'emergenza abitativa alla scuola

Al Parco Murri è stato presentato sabato il programma della Lista Rimini In Comune – Diritti a Sinistra. "Abbiamo scelto questo luogo perché è a partire dal vuoto che vogliamo rilanciare socialità e sviluppo - afferma il candidato sindaco Sara Visintin - Un programma di base, che definisce l’orizzonte politico, ma che per diventare realtà ha bisogno del sostegno di tutti nelle elezioni del 5 giugno 2016 e del supporto successivo per contribuire alla sua attuazione e revisione".

Uno dei punti fondanti del programma è la partecipazione. "Vogliamo governare assieme alla città e non sulla città. Abbiamo proposte e competenze che dobbiamo mettere in relazione per una politica dal basso. Per questo la creazione di una città policentrica fatta di quartieri attivi e vivi, che si mettono in relazione con gli altri, sta alla base di una consapevole pianificazione dei bisogni della città intera. Abbiamo intitolato il programma Rimini Città della Salute perché, come sostiene l’OMS, i prerequisiti, senza i quali è impossibile esercitare il diritto alla salute, sono: la casa, la scuola, i trasporti, la salubrità ambientale, la cultura, la sanità pubblica e l’assistenza sociale". 

Il programma, è stato spiegato, "punta sulla prevenzione primaria agendo direttamente sulle cause che rendono precaria la salute fisica e mentale di una popolazione". Sul Diritto all'abitare, si chiede "una moratoria degli sfratti, con tempi certi che consentano di attivare le misure necessarie alla garanzia della casa per tutti. Prevedere forme di garanzia per la messa a disposizione dello sfitto e dell’invenduto; progetti di autorecupero, co-housing e messa in sicurezza di edifici abbandonati destinabili a progetti di edilizia sociale; aumento del fondo per l’affitto e per la morosità incolpevole".

Diritti sociali: viene chiesto di "garantire diritti sociali di base, supporto alla marginalità, gestione diretta e non delegata alla Prefettura dei servizi di accoglienza, contrasto al gioco d’azzardo con un regolamento comunale che lo vieti in ogni luogo della città; educazione scolastica pubblica e valorizzazione del corpo docente e degli educatori di sostegno nelle scuole; reddito minimo garantito; politiche di riduzione del danno".

Diritto alla salute: "attivazione, attraverso la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria delle Case della Salute, di nuovi Consultori, delle Case di Maternità e Strutture di supporto psicologico di base. Potenziamento del SERT. Investiamo in prevenzione primaria e cura della salute psicofisica, per ridurre patologie croniche o acute. Gli obiettivi del governo sono quelli di ridurre la spesa sanitaria tagliando servizi. Ridurre le alte spese di degenza è possibile, non tagliando posti letto, ma investendo in prevenzione".

Sul fronte Diritto all’ambiente, il "raggiungimento entro il 2020 dell’obiettivo dei 150 Kg pro capite di rifiuto non avviato a riciclaggio, attraverso l’estensione del porta a porta e la riduzione della produzione di rifiuto; oltre al completamento del Psbo si prevede la prosecuzione della progettazione e realizzazione di ulteriori investimenti necessari ad eliminare nel lungo periodo i divieti temporanei di balneazione in particolare nella zona sud e nel bacino Ausa; gestione integrata del ciclo delle acque prevedendo un progetto di recupero delle acque depurate, gestione dei fossi e del deflusso minimo vitale del Marecchia; aumento zone adibite a forestazione sia pubbliche che private con l’obiettivo della tutela del dissesto idrogeologico; aumento orti urbani, giardini pubblici, guerilla gardening “comunale”; investire sul trasporto pubblico locale e sul trasporto collettivo in generale con mezzi elettrici o a metano/Gpl; realizzazione del Pums partecipato; investimento sull’intermodalità dei trasporti e sui servizi dedicati al sostegno dell’uso della bicicletta; aumento Ztl e zone 30; contributi per la riqualificazione energetica dei privati, ristrutturazione energetica degli edifici pubblici, azioni sul Tlr per ridurne la tariffa e consolidamento del tavolo del teleriscaldamento finalizzato ai coinvolgimento degli utenti nella verifica del contratto e della gestione; messa in campo del principio delle comunità solari per una città energeticamente intelligente e solidale".

Diritto al lavoro: "vogliamo costruire un’economia sana che punti in primis alla tutela di lavoratori e lavoratrici; abolire il lavoro nero e il lavoro gravemente sfruttato con misure di intervento del pubblico a sostegno della Dtl di Rimini e dei Centri per l’Impiego; lotta alla criminalità organizzata; sviluppo delle piccole imprese e spazi per le partite iva e start up al fine di ridurre costi di gestione resi gravosi dalle recenti riforme del lavoro (jobs act); puntare sul turismo sostenibile e culturale; rilanciare Rimini come città di ricerca sul turismo; promuovere azioni anche in relazione con l’Università per promuovere l’offerta turistica e non destinare gli alberghi alla mera trasformazione residenziale; rilancio dell’agricoltura biologica e biodinamica del territorio e della pesca sostenibile; coinvolgimento dei detenuti in progetti di borsa lavoro; istituzione della figura del Sindaco della notte; recupero edilizio per rilanciare il settore potenziando tecniche di bioedilizia e costruzioni green; sostegno alla green economy e all’innovazione tecnologica quali pilastri di un’economia sostenibile; internalizzazione del servizio di salvamento che diventerà servizio comunale; potenziamento delle “imprese” culturali".

Diritto alla cultura: "la cultura è il pane della mente. Investire in cultura significa investire nel capitale umano. Potenzieremo l’offerta a partire dal sostegno dell’esistente; nuovi spazi culturali e di socialità; garantire l’accesso alla cultura e favorirne la promozione; investire nell’incontro e la diffusione di culture e religioni diverse; innovazione culturale per ridare ai non luoghi un valore storico e culturale per la città".

- Diritto di essere e di partecipare: una comunità plurale dove i diritti di essere e di esprimersi devono appartenere a tutti, animali compresi: omosessualità, antifascismo, politiche di genere, disabilità, periferie, tutela degli animali domestici e selvatici, testamento biologico.

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