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Liberalizzazione licenze commerciali "risorsa per il centro storico"

L'assessore alle Attività economiche, Jamil Sadegholvaad, approva la legge delega di riforma della pubblica amministrazione cosiddetta 'Madia'

“Ritengo interessante segnalare quanto sta accadendo proprio in questi giorni in materia di tutela dei centri storici e delle attività commerciali e economiche storiche attraverso normative nazionali e locali. Non è tra le parti giudicate ‘incostituzionali’ dalla Consulta, l’articolo 1 comma 3 della legge delega di riforma della pubblica amministrazione, cosiddetta ‘Madia’, che dispone testualmente che ‘per le finalità indicate dall’articolo 52 del codice dei beni culturali e del paesaggio, il comune, d’intesa con la regione, sentito il soprintendente, può adottare deliberazioni volte a individuare zone o aree aventi particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico in cui è vietato o subordinato ad autorizzazione l’esercizio di una o più attività di cui al presente decreto, individuate con riferimento al tipo o alla categoria merceologica, in quanto non compatibile con le esigenze di tutela e di valorizzazione del patrimonio culturale’". A commenatare positivamente la situazione è l’assessore alle Attività economiche di Rimini, Jamil Sadegholvaad.

"In soldoni - aggiunge - significa che la liberalizzazione delle licenze commerciali può essere ‘subordinata’ a provvedimenti comunali che, motivati, tutelino nelle aree di pregio, a partire dai centri storici, attività commerciali che non stonino con il contesto. Dico subito che questo elemento sarà oggetto di studio e di attenta riflessione da parte del Comune di Rimini, di concerto con le categorie economiche, perché nel momento in cui il centro storico è oggetto di interventi di riqualificazione e di valorizzazione radicale sarebbe poco accettabile l’invasione di imprese che poco o nulla hanno a che fare con la tipicità dei prodotti e in generale della qualità complessiva. Vogliamo valutare bene effetti e impatti e poi decidere perché è nell’interesse della comunità difendere la bellezza, il decoro e la vivibilità delle aree urbane in cui vive ed è motore attrattivo il patrimonio storico, artistico, ambientale, paesaggistico. Analizzeremo ogni aspetto della cosa, opportunità e problemi, ma dicendo chiaramente che è nostro interesse, e interesse della comunità riminese, valorizzare al meglio questo patrimonio, facendolo con le ordinanze più efficaci e che siano solide davanti ai primi ricordi. Lo abbiamo fatto nel recente passato e lo faremo in futuro”.

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