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Rinnovo di pubblicità, il Consiglio comunale propone adeguamento Istat

Durante la seduta del Consiglio comunale di mercoledì sarà proposta l’approvazione dell’aggiornamento dei diritti di segreteria per tutte le autorizzazioni previste all’art 18 del regolamento delle insegne pubblicitarie

Da 10 anni, ovvero dal 2002, il Comune di Misano non ha effettuato aumenti dei costi relativi al rilascio di autorizzazioni o richiesta di rinnovo delle autorizzazioni per l’installazione di insegne pubblicitarie, secondo l’adeguamento Istat. Durante la seduta del Consiglio comunale di mercoledì sarà proposta l’approvazione dell’aggiornamento dei diritti di segreteria, istruttoria, sopraluogo e rilascio targhetta per tutte le autorizzazioni previste all’art 18 del regolamento delle insegne pubblicitarie.

Tale delibera prevede aumenti per il rilascio delle autorizzazioni per la cartellonistica pubblicitaria delle attività commerciali, ma non cambia la tassa sulla pubblicità che quest’anno sarà riscossa da Geat al posto di Aipa. L’importo derivante dalle pratiche autorizzative alla installazione di cartellonistica o insegne pubblicitarie sarà introitato unicamente dalle casse comunali. Occorre specificare che il rinnovo dell’autorizzazione per l’esposizione di insegne deve essere effettuato ogni 3 anni, quindi il versamento deve essere spalmato su 3 anni di utilizzo. L’aumento, dopo 10 anni, corrisponde a 4.51 euro di diritti di segreteria e a 15.87 euro per il rinnovo dell’autorizzazione.

Nonostante gli aumenti legati all’Istat si tratta comunque delle tariffe più basse tra tutte le località balneari della Romagna. Inoltre si prevede anche l’introduzione di un canone, in misura variabile, per i cartelli stradali ovunque installati, per le insegne di esercizio qualora vengano installate su suolo pubblico, e per gli impianti pubblicitari temporanei di qualsiasi natura installati su suolo pubblico. Il nuovo canone annuo viene calcolato in base alle dimensioni, in base alla zona dove vengono posizionati, se sono bi o mono facciali e se sono illuminati.

Sarà prevista una quota aggiuntiva per occupazione di suolo pubblico. La ragione è mossa dal fatto che il suolo pubblico è d’appartenenza comune e in quanto tale se utilizzato da privati per uno scopo commerciale deve essere in grado di produrre altrettanto beneficio alla collettività attraverso il reperimento di risorse equamente quantificate.

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