San Clemente riconosce le unioni civili: "Eliminiamo le discriminazioni"

Il consiglio comunale di San Clemente ha approvato lunedì il regolamento per il riconoscimento delle unioni civili. Secondo il regolamento due persone legate da vincoli affettivi, diversi dal matrimonio, coabitanti e residenti nel territorio comunale potranno iscriversi al registro delle unioni civili. Questo comporterà l’equiparazione alla condizione di “parente prossimo del soggetto con cui ci si iscrive” con riguardo a determinate tematiche quali: la casa, i servizi sociali, la scuola, i trasporti e le politiche giovanili e per gli anziani, evitando qualunque condizione di svantaggio economico e/o sociale.

Si è ritenuto giusto avvalersi dell’autonomia attribuita ai Comuni dalla Corte Costituzionale, nell’assolvere il compito di principale ente locale espressione della propria comunità, auspicando che questo possa servire a sollecitare il legislatore nazionale ad emanare normative che vadano a regolamentare le unioni civili per evitare discriminazioni nei confronti delle persone, così come previsto dall'art. 2 della Costituzione. Anche l'Unione Europea sollecita l'Italia nel perseguire con proprie leggi nazionali tale obiettivo.

Come dichiarato dal sindaco Mirna Cecchini, "l’amministrazione con i propri regolamenti che disciplinano l’accesso ai servizi comunali, non ha mai discriminato le cosiddette coppie di fatto anche in assenza del registro delle unioni civili, tuttavia averlo istituito ha un alto valore simbolico che pone San Clemente un passo avanti nell’eliminazione ufficiale e formale di qualunque tipo di discriminazione e di pari opportunità per tutti i cittadini".