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Servizi socio sanitari, un M5S: "Un’altra occasione persa per l’Ausl Unica"

"Il solo Comune a darle completamente in gestione all’Ausl, ovviamente pagando, è Rimini che demanda in modo pressoché completo a terzi l’uso di ingenti quantità di soldi pubblici e il controllo dell’operato"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RiminiToday

Proprio nella settimana appena trascorsa, in tutti i Comuni della Provincia, si è parlato della gestione triennale (2015-2017) dei servizi socio-sanitari. E’ stato necessario farlo poiché il nuovo assetto di “Area Vasta” richiede, ovviamente, di rimodulare anche i precedenti accordi già in proroga da ben un anno. I servizi di competenza comunale sono 5: tutela Famiglia, maternità, infanzia ed età evolutiva (compreso tutela minori); sostegno alle persone vittima di tratta e sfruttamento; area disabili; area anziani; e area salute mentale e dipendenze patologiche

Il solo Comune a darle completamente in gestione all’Ausl, ovviamente pagando, è Rimini che demanda in modo pressoché completo a terzi l’uso di ingenti quantità di soldi pubblici e il controllo dell’operato. Il nuovo assetto vorrebbe la ripresa in carico da parte dei Comuni di tutte le aree di competenza tranne: La tutela della Famiglia, maternità e tutela dei minori e il sostegno alla persona vittima di tratta e sfruttamento, che rimarrebbero all’Ausl.

Il Movimento 5 Stelle con determinazione unanime in Provincia si è astenuto dal ratificare questa decisione poiché la sua doppiezza richiede assunzione di responsabilità in ambiti non proprio cristallini. La ripresa in carico delle funzioni da parte dei Comuni è una cosa buona per il controllo sui denari e sui risultati, ma, nel contempo, è inammissibile che un giro d’affari di 4 milioni di euro per della tutela dei minori rimanga, ad esempio, senza concorrenza, nelle mani di cooperative come la Papa Giovanni XXIII e derivate CL, le quali, abbiamo scoperto dalla recente cronaca giudiziaria, non sono immuni dal “peccato” tributario.

Pare inoltre che ancora una volta lo status quo stia tentando di conservare se stesso e i propri rapporti di potere. Il sistema degli assistenti sociali e del loro controllo, rimarrà sostanzialmente invariato nonostante i tanti dubbi sollevati, anche da recenti pubblicazioni (es: "Come ai tempi di Erode" di Salvatore Di Grazia), che hanno portato alla nostra attenzione una realtà incerta. Un’altra occasione persa per l’Ausl Unica.

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