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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

'Spending review', Rimini rischia di perdere Prefettura e Questura

A giudizio di Gnassi e Vitali, "la logica del 'taglio lineare'- eliminare le Prefetture sotto i 350 mila abitanti e a Rimini siamo 'appena' 332.070 - fa a pugni con tutto ciò che é, e non da oggi, il nostro territorio

L'ipotesi che Rimini, in seguito alla 'spending review' varata dal Governo, possa perdere Prefettura e Questura, spinge il sindaco della città romagnola, Andrea Gnassi e il presidente della Provincia, Stefano Vitali, ad una dichiarazione congiunta in cui evidenziano come il rischio chiusura per le due istituzioni, testimoni "l'ottusità con cui a Roma scambiano la 'spending review' con il tagliarsi i cosiddetti per far dispetto alla moglie".

A giudizio di Gnassi e Vitali, "la logica del 'taglio lineare'- eliminare le Prefetture sotto i 350 mila abitanti e a Rimini siamo 'appena' 332.070 - fa a pugni con tutto ciò che é, e non da oggi, il nostro territorio: l'area italiana a più alta concentrazione turistica per almeno 6 mesi l'anno, con conseguente incremento di residenti effettivi (oltre 16 milioni di presenze, più di 3 milioni di arrivi) e delle problematiche connesse, a partire da quelle della sicurezza e dell'ordine pubblico".

Ora, scrivono in una nota, "potrebbe arrivare la beffa 'tecnica' dell'accorpamento di Prefettura e Questura a Forlì, sancita per dettame 'buro demografico'. Non solo sinora siamo stati penalizzati sulla questione degli organici delle forze dell'ordine, equiparati alla provincia di Isernia, ma la non fantasiosa prospettiva è quella di un ritorno al ruolo di 'commissariato periferico', lasciandoci drammaticamente soli di fronte all'assalto di micro e macro criminalità, che oscilla tra infiltrazioni malavitose, prostituzione, abusivismo commerciale e via di questo passo". Pertanto, chiosano sindaco e presidente della Provincia di Rimini, "in caso di esito negativo, siamo disposti a considerare percorribile qualunque forma di protesta istituzionale a tutti i livelli, mettiamo già sull'avviso i 'decisori', i quali saranno chiamati a rispondere in ogni sede di eventuali decrementi dei livelli di controllo e tutela dell'ordine pubblico".

Sulla questione ha preso la parole anche il segretario provinciale del Pd, Emma Petitti: “Per usare bene il bisturi occorrono endoscopi efficienti. Un principio che dovrebbe stare alla base di ogni razionalizzazione della spesa, e che invece, nel caso dei criteri adottati dal Governo per recidere le Questure e le Prefetture, viene sostituito dal più grossolano taglio fatto con la classica accetta. Ancora una volta una lettura fatta esclusivamente attraverso i numeri (nello specifico i residenti) perde completamente di vista la complessità della realtà riminese e le necessità del nostro territorio in materia di sicurezza''.

''Ipotizzare, come stanno facendo a Roma in base a calcoli meramente aritmetici, che Rimini possa essere privata di due presidi fondamentali come la Prefettura e la Questura, significa abbandonare a se stesso non solo un territorio e le sue istituzioni, ma soprattutto un’intera popolazione. Che – lo sappiamo bene – non è fatta solo dei 330mila e più residenti effettivi”. “Come Partito democratico ci mobiliteremo e faremo pressione in tutte le sedi per fare in modo che questa sciagurata previsione di tagli venga rivista in risposta alle effettive esigenze di sicurezza di Rimini e della sua provincia – continua Petitti -. Perdere Questura e Prefettura è inaccettabile”.
 

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