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Teatro Galli, il consigliere Gioenzo Renzi chiede il recupero di alcune dotazioni storiche

Al momento manca mezzo milione di euro per restaurare il sipario storico e servono altri fondi per il rifacimento delle ringhiere in ghisa e l'acquisto del pianoforte di Giuseppe Verdi

Ad un anno dall’inaugurazione del ricostruito Teatro Poletti nel Consiglio Comunale di martedì sera, con una interrogazione consigliare, il consigliere di Fratelli d'Italia Gioenzo Renzi ha chiesto il recupero di alcune “dotazioni storiche” del teatro. In particolare l'esponente politico ha voluto sapere a che punto si trova il restauro dello storico Sipario del Teatro raffigurante “Cesare al passaggio del Rubicone”, dove è finito il busto di marmo del  Poletti che all’epoca era collocato sulla porta d’ingresso della platea, opera dello scultore carrarese Pietro Tenerani. Renzi, inoltre, è tornato a chiedere di sostituire lungo gli scaloni monumentali le ringhiere formate con corde di acciaio ripristinando le balaustre con colonnine in ghisa di cui si dispongono disegni, stampe e campioni presso la Soprintendenza di Ravenna, presenti nel Teatro Ottocentesco, per rispettare i canoni del restauro e il vincolo stabilito dalla Legge 1089/93 e se non sia raccomandabile da parte del Comune l’acquisto del pianoforte storico utilizzato da Giuseppe Verdi per le prove e la prima assoluta dell’opera, l’Aroldo, presentata il 16 Agosto 1857 per l’inaugurazione del Teatro, attualmente di un noto collezionista e commerciante di Misano Adriatico. 

A rispondere a Renzi ci ha pensato l'assessore alla Cultura, Gianpiero Piscaglia, che dicendosi in accordo col consigliere comunale ha aggiunto che "ci sono delle priorità tecniche riguardanti le apparecchiature  della macchina scenica, gli allestimenti delle sale superiori (Ressi, danza, musica), il risparmio energetico con la porta di vetro prevista al posto delle  tende all’ingresso; il busto del Poletti, attualmente in una cassa, verrà ricollocato a terra nel foyer, dopo l’installazione della porta di vetro. Per il restauro del sipario è stata individuata una ditta di Bologna ma non è possibile, ora, la spesa di 500.000 euro. Il rifacimento delle ringhiere in ghisa lungo gli scaloni costa 350.000/400.000 euro. Per l’acquisto del pianoforte, un “gioiello sentimentale”, utilizzato da Verdi occorrono 170.000 euro". Alla luce di questo, Gioenzo Renzi ha commentato: "Auspico, pertanto, anche con il contributo dei riminesi,  la realizzazione più prossima di questi interventi per l’arricchimento del nostro Teatro".  

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