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Tensione durante l’assemblea dei soci di Agenzia di Mobilità

Nervi tesi durante l’assemblea dei soci di Agenzia di Mobilità su uno dei punti all’ordine del giorno, la cui trattazione era stata rinviata a martedì dalla precedente assemblea del 25 settembre scorso

Nervi tesi durante l’assemblea dei soci di Agenzia di Mobilità su uno dei punti all’ordine del giorno, la cui trattazione era stata rinviata a martedì dalla precedente assemblea del 25 settembre scorso. Tra i punti rimasti in discussione soprattutto quello relativo alla relazione ex articolo 47 del Regolamento Speciale di AM, che prevede la richiesta dei Revisori della nomina di un ente terzo, indipendente, che insieme a loro verifichi il buon andamento della gestione propria e caratteristica della società in ogni suo aspetto aziendale, con una attenzione particolare sulla tenuta di efficienza ed efficacia della gestione del Trasporto Locale.

Preso atto che nel Bilancio di previsione è allocata, per questa consulenza, una spesa di 25mila euro, il dibattito si è acceso sulla richiesta da parte del presidente di AM e di alcuni soci tra cui il Comune di Rimini di soprassedere a tale richiesta, ritendendola superflua e in qualche modo ormai superata dalle numerose verifiche interne messe in atto nel corso dell’anno dalla società e per questo andava prorogata al prossimo esercizio contabile.

Il sindaco di Riccione, Renata Tosi, insieme ai sindaci di Coriano e Bellaria hanno invece richiesto che fosse necessario ed assolutamente corretto, così come richiesto dai revisori, dare mandato  ad una società di certificazione terza di verificare che tutte le strategie, gli atti e le decisioni messe in atto per la gestione tipica del trasporto locale condotta da AM  rispondessero effettivamente ad indici di efficienza che il regolamento di AM richiede.

Nonostante la prima richiesta di proroga al prossimo esercizio contabile presentata dal Comune di Rimini veniva bocciata, la successiva richiesta di togliere dall’odg questo punto, anche questa avanzata in fretta e furia dal rappresentante del Comune di Rimini, veniva approvata a maggioranza, con il voto decisivo del rappresentante della Provincia di Rimini che non aveva partecipato alla votazione precedente. A nulla sono valse le proteste del sindaco Tosi, che, oltre a richiamare la necessità e l’obbligo di operare in piena trasparenza, con il conforto di giudizi e verifiche indipendenti, ha biasimato questo uso strumentale del tatticismo assembleare, eredità di una vecchia politica che il territorio ormai non sopporta più.

“ Siamo ormai alla fine di questa vecchi abitudine di rinviare a data da destinarsi le cose che imbarazzano o che mettono in pre-allarme chi governa o amministra la cosa pubblica - ha dichiarato Tosi -. Non si va da nessuna parte se non si riconquistano la credibilità e la capacità di rispondere con chiarezza e correttezza alla richiesta di trasparenza che dobbiamo ai cittadini”. Tensione anche durante la discussione degli altri punti all’ordine del giorno, alcuni dei quali come l’ipotesi di transazione del pagamento degli oltre 4 milioni di debiti regressi di AM nei confronti di Atg, con la vendita degli immobili ad uso uffici , locati attualmente alla Start e la stessa discussione relativa alla gara del trasporto pubblico locale e al percorso di costituzione dell’Agenzia unica, che dopo la relazione di approfondimento e una breve discussione, sono stati rinviati alla prossima assemblea.

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