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Tiziano Arlotti: "Raibano non diventerà la pattumiera d’Italia"

“Spiace che ci sia una realtà come il Comitato di Sant'Andrea in Besanigo che da tempo si occupa delle problematiche connesse al ciclo dei rifiuti, ma non abbia mai sentito l'esigenza o il dovere di chiedere un confronto"

“Spiace che ci sia una realtà come il Comitato di Sant'Andrea in Besanigo che da tempo si occupa delle problematiche connesse al ciclo dei rifiuti, ma non abbia mai sentito l'esigenza o il dovere di chiedere un confronto con i parlamentari, a partire dal sottoscritto che è tra l'altro membro della VIII commissione Ambiente della Camera. Noto che il Comitato si è impegnato invece in più attacchi personali che (e mi dispiace) rischiano di rendere sterile un'azione che se condivisa può dare maggiori frutti nell'interesse del nostro territorio e dei suoi cittadini".

Lo ha detto il deputato del PD di Rimini, Tiziano Arlotti: "Quando è stato deliberato dal Cdm il decreto Sblocca Italia, il primo lavoro che ho fatto è stato quello di confrontarmi con i nostri sindaci, a partire da quelli di Coriano e Misano. Ho così presentato a prima firma un emendamento che chiedeva la soppressione dell'articolo 35 del decreto ed un ulteriore emendamento, sempre a mia prima firma, che recepiva i contenuti della delibera della Giunta di Coriano, che quantomeno mi auguro che i rappresentanti del Comitato abbiano letto e conoscano. Il terzo emendamento è quello che grazie al lavoro svolto in Commissione ambiente ha pesantemente modificato il testo iniziale dell'articolo presentato dal Governo, riprendendo la filosofia del Collegato ambientale".

"Il nuovo testo dell'articolo 35 così emendato è online sul sito della Camera e si può facilmente raffrontare con la versione originaria. Nel dettaglio, viene tutelato in primo luogo il tema della salute, richiedendo di riverificare le Autorizzazioni integrate ambientali. Viene stabilito il trattamento prioritario dei rifiuti urbani prodotti nel territorio regionale, fino al soddisfacimento del relativo fabbisogno, e solo per l’eventuale disponibilità residua autorizzata, l’eventuale trattamento di rifiuti urbani prodotti da altre regioni, in questo caso con una penalizzazione fiscale per quelle regioni fino a 20 euro per ogni tonnellata da versare in un apposito fondo regionale destinato alla prevenzione della produzione dei rifiuti, all’incentivazione della raccolta differenziata, a interventi di bonifica ambientale e al contenimento delle tariffe dei rifiuti urbani".

"L'articolo 35 - prosegue Arlotti - stabilisce inoltre che l’individuazione degli impianti che faranno parte della rete nazionale dovrà avvenire con finalità di progressivo riequilibrio fra le aree del territorio nazionale, nel rispetto degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclaggio e tenendo conto della pianificazione regionale. Si è previsto di autorizzare un incremento del 10% della capacità degli impianti di trattamento dei rifiuti organici per favorire il recupero di tali rifiuti raccolti nel territorio e la produzione di compost di qualità. La pianificazione regionale prevede l’abbandono totale delle discariche per i rifiuti urbani regionali i quali, in Romagna, sono in grado di saturare la capacità residua dei termovalorizzatori esistenti senza necessità di apporti da altre regioni. Quanto al termovalorizzatore di  Raibano l’utilizzo a massimo carico termico della nuova linea previsto dalla norma  non comporterà alcuna modifica autorizzativa perché l’uso massimo dell’impianto non ha mai superato né è in grado di superare i  limiti autorizzati (140/150.000 tonn. annue) i quali potrebbero essere superati in teoria solo riattivando la vecchia terza linea, ipotesi per la quale i termini giuridici sono di fatto scaduti e quindi è uno scenario non più esistente".

"Quindi Raibano non diventerà la pattumiera d’Italia. Quindi come parlamentare ho messo il massimo impegno sulla questione. La prossima settimana arriverà inoltre in Aula il Collegato ambientale alla Legge di stabilità, che rappresenta uno strumento per raggiungere gli obiettivi di puntare decisamente alla raccolta differenziata, portare a chiusura le discariche, ridurre nettamente l'incenerimento dei rifiuti e mettere in atto un sistema premiante per le realtà virtuose come la nostra. In particolare dal Collegato è stata eliminata qualsiasi ipotesi di riduzione degli obiettivi di raccolta differenziata e sono state rafforzate invece le misure per il recupero e il riciclo delle materie prime e seconde, e per la riduzione della quantità di rifiuti prodotti. Questo provvedimento è stato votato a larghissima maggioranza grazie al lavoro proficuo fatto con tutti i gruppi parlamentari”."

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