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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Tunisina minacciata per volersi integrare, Galli (Lega): "Assordante silenzio della femminista Lisi"

Il segretario provinciale del Carroccio attacca il vice sindaco di Rimini "colpevole" di non aver dato "una ferrea condanna della violenza mussulmana"

“Un episodio gravissimo, purtroppo non isolato, che ci testimonia l’intransigenza non solo religiosa, ma anche culturale, del mondo islamico”. E’ il duro commento del segretario provinciale della Lega di Rimini, Bruno Galli, alle minacce di morte che un padre-padrone di nazionalità tunisina ha rivolto alla propria figlia. “Mi chiedo cosa ne pensi il nostro vice Sindaco, Gloria Lisi, che più volte ha decantato l’occidentalizzazione della cultura islamica, la volontà dei suoi seguaci di integrarsi con i nostri costumi e con la nostra società salvo poi, come in questo caso, scontrarsi con i monoliti della tradizione e dare prova di una spietata ferocia. Mi aspettavo, da parte sua, una ferrea condanna della violenza mussulmana e un suo commento al tentativo fallito di una giovane donna che, sfidando le tradizioni e l’intransigenza del suo popolo, ha rischiato la vita”.
 

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