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Verso l'Ausl Unica, si ragiona su come ottimizzare prestazioni e liste di attesa

Si è discusso delle “Prospettive future per la sanità riminese” nell'incontro del Comitato Consultivo Misto svoltosi mercoledì pomeriggio e al quale ha partecipato il Direttore Generale Marcello Tonini

Si è discusso delle “Prospettive future per la sanità riminese” nell'incontro del Comitato Consultivo Misto svoltosi mercoledì pomeriggio e al quale ha partecipato il Direttore Generale Marcello Tonini. In apertura il Direttore ha illustrato lo stato dell'arte rispetto all'iter legislativo per il provvedimento che la Regione Emilia Romagna sta elaborando e che sancirà, verosimilmente dal primo gennaio 2014, la nascita di un'unica Azienda Sanitaria romagnola, riunendo le attuali A.USL di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini. Un iter che si innesta, ha chiarito il Direttore Generale, “in un momento quantomai difficile, come noto, per la finanza pubblica dell'intero Paese, ivi compresa la sanità”.

“La situazione del Paese è difficile, e in relazione alle manovre dei Governi precedenti che hanno determinato un taglio del Fondo Sanitario Nazionale, le Aziende Sanitarie pubbliche avranno a disposizione meno risorse degli anni precedenti” ha spiegato Tonini. Una situazione rispetto alla quale il Direttore Generale ha ipotizzato alcune linee d'intervento. “La prima è trovare il modo di fare le stesse cose che facciamo ora, ma spendendo meno: un esempio significativo in questo senso Rimini l'ha già dato, con la distribuzione diretta dei farmaci. Vanno nella stessa direzione la razionalizzazione delle spese sulle pulizie, sulla lavanderia, sul consumo di carta negli uffici, gli interventi dell'Ufficio Tecnico sugli edifici che hanno consentito di risparmiare significativamente sulle utenze. A Rimini, mi permetto di dire, su quest'aspetto siamo stati bravi, ma dobbiamo continuare così, perchè margini ci sono ancora”.

Sempre nell'ottica di ottimizzare l'utilizzo delle risorse, anche quelle umane, il Direttore ha auspicato una crescente attenzione pure alla produttività e più in generale ai comportamenti dei dipendenti “prevenendo, cercando, e punendo comportamenti scorretti che purtroppo qualche volta ci sono e che danneggiano prima di tutto i colleghi più ligi al lavoro”.

Ben difficilmente però queste iniziative potranno essere sufficienti a fronte della drammaticità della situazione, tanto che verosimilmente si dovrà mettere mano ai servizi: “Sebbene siamo già abbastanza virtuosi, anche noi abbiamo dei margini. L'esempio più eclatante è quello delle endoscopie digestive, che oggi si fanno su tutti e 5 gli ospedali: questo provoca una dispersione dei medici e delle risorse che, in questa situazione, non è più sostenibile. Bisognerà iniziare a lavorare per ridurre l'offerta a due – tre ospedali. Qualcosa da limare verosimilmente c'è anche sui servizi territoriali. L'obiettivo dev'essere quello che ognuno abbia la risposta adeguata al suo bisogno in tempi e luoghi ragionevoli. Credo che per un intervento molto delicato tutti vogliamo andare nel centro migliore possibile, anche facendo qualche chilometro in più. Al contrario per problemi di bassa complessità si deve avere una risposta più vicina. Declinando nel pratico tale concetto si possono anche ottenere economie. Chiaramente questo discorso andrà affrontato sia in ottica provinciale che in ottica romagnola”.

A seguito delle domande dei membri del Comitato, il dottor Tonini ha spiegato che a far data dal primo gennaio 2014, verosimilmente, “i quattro Direttori Generali decadranno; resteranno invece in carica, per la necessaria continuità, fino ad un massimo di tre mesi, i Direttori Amministrativi e Sanitari. Gli interventi da effettuarsi invece sui servizi sono, già da tempo, al vaglio dei tavoli tecnici. E' verosimile pensare – ha detto il Direttore Generale – che i primi interventi nel campo più gestionale saranno effettuati nell'area dei servizi amministrativi”.

I membri del Comitato Consultivo Misto hanno auspicato che sia mantenuta la massima attenzione alla conservazione della qualità che molti servizi della sanità riminese hanno raggiunto negli ultimi anni, ad esempio la specialistica ambulatoriale con tempi d'attesa molto buoni: “Non vorremmo fare passi indietro” ha detto, tra gli altri, Roberto Parma (Atdga). E' stato inoltre auspicato che il nuovo Direttore Generale dell'Azienda unica sia scelto sulla scorta di comprovate capacità tecniche e che gli Enti Locali del territorio, in sede di Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, mantengano alta l'attenzione sull'operato dei tecnici.

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