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Misano, un giovedì di autografi e selfie per Valentino. "Il weekend di casa? Non ci si abitua mai"

Il "Dottore", nove titoli alle spalle, a quarant'anni ha coronato nei giorni scorsi un sogno

Sono poco più di una decina i chilometri che distano Tavullia da Misano. E ogni anno c'è un'emozione diversa da vivere e raccontare. Valentino Rossi si appresta a vivere il suo dodicesimo Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Il "Dottore", nove titoli alle spalle, a quarant'anni ha coronato nei giorni scorsi un sogno: percorrere le vie di casa per arrivare all'autodromo dove ha compiuto i primi giri in sella ad una moto.

Ora manca la ciliegina sulla torta. Il popolo giallo non aspetta altro. Intanto, nel giovedì di Misano ha scaldato la mano firmando centinaia di autografi ai fan e concedendosi ai selfie ricordo. Alle 17 la conferenza stampa della vigilia, seguita dal tu per tu con i giornalisti prima di un'ulteriore intervista alla voce della MotoGp, Guido Meda.

Valentino, è il weekend di casa
È sempre bello. Non ci si abitua mai. È dura, perché porta via tante energie e non è semplice da gestire. Ma è sempre una bella sensazione.

VALENTINO IN MOTO PER LE VIE DI CASA: IL VIDEO

Con quale stato d'animo ci arrivi?
È un momento abbastanza positivo. Siamo stati competitivi, ma vorremmo fare meglio. A Silverstone speravo di salire sul podio.

In molti indicano nella Yamaha la moto da battere...
Speriamo. Sarebbe bello. Nei test siamo andati abbastanza bene e anche Quartararo e Morbidelli sono stati veloci e diamo il massimo per stargli vicino. Abbiamo provato il prototipo del 2020 e siamo più avanti rispetto agli ultimi anni. C'era materiale sostanzioso da collaudare. La moto sta crescendo e sono molto fiducioso. La Yamaha sta lavorando nella giusta direzione.

C'è l'incognita asfalto...
Avevo avuto modo di provarlo dopo il trattamento con la R1 e non mi ero trovato molto bene, invece con la MotoGp è andata meglio. Dal mio punto di vista la pista è più lenta rispetto allo scorso anno. Si è perso un po' di grip.

Speranze?
Sono sempre quelle. Domenica ci sarà tanta gente e dobbiamo cercare di essere forti per loro.

Intanto hai incoronato un sogno. Girare in sella alla tua Yamaha per le vie di Tavullia...
È stato molto bello. Ci sono dei bei curvoni in discesa. Una specie di Tourist Trophy "de noatri". Mi sono rivisto ragazzino, ho fatto anche delle impennate. Come ai tempi dello Zip (storico scooter, ndr). Bello anche vedere così tanta gente. Ho fatto anche i 170 km/h.

Cosa nei pensi di un terzo gran premio in Italia?
Secondo me ne bastano due (scherza, ndr). Il problema è che venti gare comincia a diventare un impegno. Sarebbe bello tornare a 15, così ci sono più ferie e siamo più tranquilli.

Foto di Marzio Bondi 

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