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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Formare i giovani cestisti: a San Patrignano lo Sport High School di Carlton Myers

Per i ragazzi del camp anche la fortuna di poter partecipare nel prossimo weekend al Clinic Internazionale per Allenatori “Claudio Papini”, dove si metteranno a disposizione degli importanti allenatori presenti

Un camp di basket per crescere come giocatori e come uomini. Questo è lo Sport High School, camp di pallacanestro organizzato dall’agenzia B-Side di Carlton Myers che si terrà da venerdì fino a lunedì 30 giugno alla Comunità San Patrignano. Dieci giorni di allenamenti, a cui parteciperanno una quindicina di ragazzi tra i 16 e i 24 anni, tutti provenienti da importanti società cestistiche nazionali. Ad allenarli come lo scorso anno Alexander Dzikic, ex allenatore della KK Partizan Belgrado, il più importante team di basket serbo.

Al suo attivo anche il Minnesota Timberwolves dell’NBA e diverse squadre dell’Eurolega. Al suo fianco Massimo Bernardi, Marco Polidori e Federico Politi. Obiettivo delle giornate di allenamento intensivo quello di potenziare le tecniche di base dello sport, per un miglioramento complessivo nella preparazione e nelle prestazioni dei giovani cestisti. Un camp che negli anni, essendo questa la quinta edizione, ha già ospitato giovani che stanno oggi iniziando ad affermarsi nelle massime serie. «Stiamo parlando di Matteo Imbrò, Daniele Sandri, Francesco Candussi e Mattia Udom – spiega Pierfilippo Rossi che affianca Carlton Myers nell’organizzazione – tutti giovani che parteciparono al camp a San Patrignano. Ragazzi che con serietà ed impegno stanno iniziando a farsi largo nel basket che conta».

Un’occasione importante per questi giovani anche dal punto di vista di crescita personale, dato che incontreranno i ragazzi di San Patrignano facenti parte del progetto di prevenzione WeFree: «Qui i giovani sportivi hanno la possibilità di scoprire una nuova realtà e avvicinarsi a tematiche sociali che forse per la giovane età spesso ignorano. Durante il camp, infatti gli atleti avranno la possibilità di entrare direttamente in contatto con il mondo della comunità, visitandone i centri di formazione, pranzando in salone e conoscendo alcuni dei ragazzi che hanno intrapreso il percorso di recupero dalla tossicodipendenza. Sono gli stessi ragazzi in percorso a raccontare le loro storie, in incontri che permettono ai giovani sportivi di comprendere le difficoltà di un cammino di risalita dopo il dramma della droga». Per i ragazzi del camp anche la fortuna di poter partecipare nel prossimo weekend al Clinic Internazionale per Allenatori “Claudio Papini”, dove si metteranno a disposizione degli importanti allenatori presenti.

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