rotate-mobile
Sport Riccione

Ecco il 41esimo Giro d'Italia Under 23: "Il ciclismo accende i riflettori sulla Romagna"

Il Giro d'Italia Under 23 Enel è una corsa a tappe di respiro internazionale che rappresenta quindi il diploma di maturità per i giovani atleti prima del professionismo

Partirà dall’Emilia-Romagna il Giro d’Italia Giovani Under 23 Enel, la più prestigiosa corsa a tappe internazionale per ciclisti Under 23 in Italia. Le prime quattro tappe, che interesseranno il territorio emiliano-romagnolo, sono state presentate venerdì al Palazzo del Turismo a Riccione, alla presenza del sottosegretario alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Andrea Rossi; del sindaco di Riccione, Renata Tosi; del sindaco di Forlì, Davide Drei; del Commissario Tecnico della Nazionale italiana di ciclismo, Davide Cassani; del Presidente del Comitato regionale Emilia-Romagna della Federazione Ciclistica Italiana, Giorgio Dattaro, e del Direttore generale del Giro d’Italia Under 23, Marco Selleri.

L’Emilia-Romagna sarà l’unica Regione italiana ad essere toccata per il secondo anno consecutivo dalla gara, che vedrà i migliori talenti italiani confrontarsi con il gotha del ciclismo Under 23 internazionale e che si svolgerà dal 7 al 16 giugno 2018. Continua a crescere su tutto il territorio nazionale l’attesa per questo appuntamento che vedrà i migliori talenti italiani confrontarsi con il gotha del ciclismo Under 23 internazionale. Quest’anno saranno quattro le Regioni attraversate dal Giro d’Italia Giovani Under 23 Enel (Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino e Veneto), una in più rispetto al 2017 (Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo).

In Emilia-Romagna l’interesse è sempre più alto, a meno di due mesi dal via ufficiale, in programma giovedì 7 giugno, quando Forlì ospiterà il cronoprologo individuale totalmente pianeggiante di 4,7 chilometri. Venerdì 8 giugno, tappa in gran parte pianeggiante di 137,7 km da Riccione a Forlì, attraversando tre province romagnole (Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena) e superando due GPM di 3a categoria, Bertinoro (a circa 40 chilometri dall’arrivo) e Rocca delle Caminate (a -20 km), prima del traguardo di Forlì. Sabato 9 giugno, ci si sposta in Emilia, nel modenese, per la seconda frazione, a cui dovrà prestare attenzione chi vuole vincere il Giro d’Italia Under 23 Enel: da Nonantola (Modena) a Sestola (Modena) il gruppo dovrà percorrere 128,3 chilometri, gli ultimi 50 dei quali su percorso mosso, che prevede un GPM di 2a categoria (Sant’Antonio, 704m slm), uno di 3a (Lama Mocogno, 875m slm) e il finale con l’arrivo posto a Sestola, a 1020m di altitudine. Domenica 10 giugno, la partenza della terza tappa a Rio Saliceto (Re), prima di spostarsi verso le province di Mantova, Cremona e Bergamo, in una tappa di 160,8 km completamente pianeggiante con arrivo ad Azzano San Paolo (Bg). Da lì in poi, la gara proseguirà in Lombardia, Trentino e Veneto.

In rappresentanza del Comune di Riccione erano presenti il sindaco Renata Tosi e l’assessore al turismo e sport Stefano Caldari che hanno evidenziato l’importanza di lavorare insieme come territori, mettendo a sistema vocazioni e peculiarità, e sottolineando come la bicicletta sia un elemento che caratterizza la città divenendone anche fattore di promozione. Il sindaco ha aggiunto che “abbinare Riccione ad una manifestazione prestigiosa e di assoluto valore che mette al centro lo sport e i giovani consente di mostrare i tratti e i colori che più ci rappresentano”. Per il Comune di Forlì hanno partecipato il sindaco Davide Drei e l'assessore allo sport Sara Samorì, sottolineando la volontà di dare continuità al sostegno a grandi eventi ciclistici e sportivi anche nell'anno in cui Forlì è Città Europea dello Sport 2018. Il sindaco ha aggiunto: "Il ciclismo rappresenta anche un'opportunità per accendere i riflettori sulla Romagna, in Italia e nel mondo, oltre a un'occasione per la rete delle città romagnole di svilupparsi e crescere reciprocamente".

Rossi, sottosegretario alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, ha ringraziato Cassani e gli organizzatori "per questo atto di fiducia verso la Regione Emilia-Romagna, che ha creduto da subito nel rilancio del Giro d'Italia Giovani Under 23. Il ciclismo è lo sport che più valorizza le bellezze del territorio, caratteristica molto importante per una Regione che investe su promozione sportiva e del territorio e che abbraccia pianura, riviera, appennino, natura e città industriali". Cassani, Commissario Tecnico Strada Professionisti e coordinatore delle Squadre Nazionali, era già a Riccione da tre giorni, per un raduno con le nazionali Juniores e Under 23: "Qui ci sentiamo a casa perché ci sono strutture ricettive e tutto quello che serve per fare ciclismo. Il rilancio del Giro d'Italia Giovani Under 23 è partito dalla Regione Emilia-Romagna, dai primi contatti con il presidente Stefano Bonaccini e con l'amministrazione, e dalle amministrazioni locali che ci hanno accolti a braccia aperte. Con il loro supporto, oltre agli sponsor e al lavoro straordinario del team della Nuova Ciclistica Placci, siamo riusciti a fare qualcosa di veramente utile, per consentire ai nostri ragazzi di confrontarsi con i più forti coetanei del mondo e crescere, con l'obiettivo di passare professionisti".

Ildirettore generale del Giro d’Italia Giovani Under 23, Selleri, ha sottolineato la provenienza emiliano-romagnola del team organizzativo: "Il dietro le quinte di un evento importante come il Giro d'Italia Giovani Under 23 è complesso, ma tutto è reso molto più semplice dalla passione e dall'entusiasmo con cui io e tutto il gruppo della Nuova Ciclistica Placci 2013 portiamo avanti questo impegno, nato nel 2017 dopo quasi dieci anni di esperienza nell'organizzazione del Giro Pesca e Nettarina di Romagna, corsa a tappe under 23 che aveva già perseguito l'obiettivo di far conoscere il nostro territorio attraverso lo sport". A Riccione era presente anche il presidente del Comitato Regionale della Federazione Ciclistica Italiana, Dattaro: “La bicicletta ci aiuta a scoprire i nostri territori, neravigliosi, che senza bici non riusciremmo a vedere. Sono orgoglioso di essere emiliano-romagnolo: anche dal punto di vista gastronomico, ci sono piatti che tutto il mondo ci invidia, adatti anche ai ciclisti. E poi il ciclismo è uno sport formativo, non solo dal punto di vista fisico ma soprattutto mentale. Ai responsabili delle nostre societa giovanili ricordo sempre che abbiamo l'obbligo di formare degli uomini, persone responsabili coscienti e rispettose".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ecco il 41esimo Giro d'Italia Under 23: "Il ciclismo accende i riflettori sulla Romagna"

RiminiToday è in caricamento