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Parte la sfida sulle due ruote: da Poggio Torriana alla Calabria in bici

A salutare il gruppo di appassionati, molti amici e colleghi ciclisti, il Sindaco Daniele Amati, il prof. Andrea Tubaro presidente della Fondazione SIU Urologia Onlus

Sono partiti questa mattina di fronte al Comune di Poggio Torriana gli 8 temerari protagonisti dell’impresa 1000 km in sella, dalla Romagna alla Calabria. A salutare il gruppo di appassionati, molti amici e colleghi ciclisti, il Sindaco Daniele Amati, il prof. Andrea Tubaro presidente della Fondazione SIU Urologia Onlus, alla quale l’impresa è dedicata e Maurizio Salvigni, responsabile della manifestazione Poggio Torriana in bike 2016, in cui l’impresa è inserita. L’idea, infatti, nasce all’inizio dell’anno da Luciano Pesaresi, cittadino di Poggio Torriana, assieme all’amico Domenico Muccioli e al prof. Tubaro per promuovere il progetto “Mortalità Zero” della fondazione e ha trovato il sostegno di molti a partire da Poggio Torriana, culla dell’impresa, nonché territorio ricco di eventi dedicati al ciclismo, fino a Praia a Mare, destinazione ultima del percorso e 4° tappa del giro d’Italia.

“Mortalità Zero” è il progetto promosso dalla fondazione per l’azzeramento della mortalità causata dal tumore al testicolo che colpisce prevalentemente i giovani fra i 25 e i 35 anni. L’obiettivo è far sì che tutti possano salvarsi attraverso una semplice autonoma diagnosi precoce eseguita mediante auto palpitazione. “In Italia di casi ce ne sono ogni anno più di 2000 – ricorda il prof. Tubaro - e un centinaio purtroppo non sopravvivono, perché la diagnosi è tardiva. La malattia è curabile, si tratta di informare preventivamente i giovani. E’ per questo che il team porta sulla maglia il nome della fondazione, che si occupa da anni di ricerca e in particolare con questa impresa porteranno per l’Italia il progetto “Mortalità Zero” per raccogliere fondi necessari per realizzare quello che fino ad ora non è mai stato fatto: il primo registro italiano sul tumore al testicolo. Questi “ragazzi”, per l’età che hanno corrono non per un loro problema, ma per un problema degli altri, dei più giovani e questo per me è un valore assoluto.”

Ad impegnarsi in questa avventura otto arditi ciclisti di Rimini e dintorni, Cesenatico e Cervia: Franco Bassani 78 anni, Pasquale Brighi 73 anni , Giovanni Berlati 76 anni, Domenico Muccioli 76 anni, Secondo Pari 65 anni, Alberto Fabbri 73 anni, Leonardo Morelli 73 anni e l’organizzatore Luciano Pesaresi 75 anni. L’accompagnatore e angelo custode è Palmiro Belletti. Tutti quanti hanno una età superiore ai 70 anni,  però con  uno spirito da ventenni, quello che ci vuole per affrontare quest’   impegno, il primo in assoluto in Italia,  sotto il profilo sportivo e  sociale, che vede la Romagna in prima fila. “Tutti si sono sottoposti alle  visite mediche di rito e sono abilitati. Inoltre ogni giorno verranno   effettuati controlli su parametri fisiologici quali pressione  arteriosa, frequenze cardiache, spesa energetica, mediante  strumentazioni di uso comune“,  ha spiegato il medico sportivo dottor Tullio Valerio Mazza. Il percorso Si tratta di un giro di sette tappe, per complessivi 941,12 chilometri che vedrà gli stacanovisti attraversare lo Stivale dall’Adriatico al Tirreno” con una media giornaliera di circa 140 chilometri.

Ecco le sette tappe: 3 maggio, prima tappa, Poggio Torriana – Porto Recanati di km 140,73; 4 maggio, seconda tappa, Porto Recanati – Villa  Vomano di km 117,70; 5 maggio, terza tappa, Villa Vomano – Campo di  Giove di km 153,96; 6 maggio, quarta tappa, Campo di Giove – Isernia   di km 149,03; 7 maggio, quinta tappa, Isernia – Aiello di Sabato  (Avellino) di km 126,10; 8 maggio, sesta tappa, Aiello di Sabato –  Marina di Ascea di km 129,20; 9 maggio, settima tappa, Marina di Ascea  - La Bruca (Scalea) di km 124,40. Totale km 941,12. E’ un percorso con diverse salite: il tappone  da Campo di Giove a Isernia né comprende ben sei e con la cima Coppi  ai 1397 metri di Gioia del Marsi.  Come  premio finale i ragazzi percorreranno la passerella sotto lo striscione d’arrivo della quarta  tappa del Giro d’Italia, Catanzaro – Praia a Mare di martedì 10  maggio. Il team porterà proprio al Sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò, lo stemma del Comune di Poggio Torriana consegnato dal Sindaco Daniele Amati a Luciano Pesaresi alla guida del gruppo come sigillo di un simbolico gemellaggio ciclistico fra i due enti patrocinanti dell’iniziativa. “Siamo molto contenti dell’iniziativa promossa dal nostro concittadino Luciano a cui affido lo stemma del nostro comune, per portarlo a Praia Mare e far conoscere assieme questa bellissima iniziativa anche il nostro giovane, ma allo stesso tempo ricco di storia, nuovo comune nato per fusione.”

E’ possibile contribuire al progetto “Mortalità zero” con una donazione libera (deducibile fiscalmente) medainate bonifico bancario sul conto Banca Prossima (filiale di Milano 20121 – Piazza Paolo Ferrari n. 10?, intestato a Fondazione L.U.N.A. ONLUS – codice BIC: BCITITMX – IBAN: IT65Z0335901600100000125053 oppure dal sito www.fondazionesiu.it si potrà sostenere anche tramite una donazione on-line. (tel. 0686202637 – info@fondazionesiu.it). Sarà possibile rimanere aggiornati sull’impresa quotidianamente, ogni giorno le  informazioni saranno pubblicate sulla pagina facebook “Dalla Romagna alla Calabria – Fondazione SIU Urologia Onlus”.

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