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Rugby fa rima con solidarietà

Nel week end appena trascorso si è svolto il ritiro del Rimini rugby, come ormai tradizione il coach Maccan Benito ha voluto dedicare l'ultima delicata parte della preparazione al "team building" per legare i nuovi ed i vecchi giocatori della sua rosa

Nel week end appena trascorso si è svolto il ritiro del Rimini rugby, come ormai tradizione il coach Maccan Benito ha voluto dedicare l’ultima delicata parte della preparazione al “team building” per legare i nuovi ed i vecchi giocatori della sua rosa. Teatro dell’esperienza di questa stagione è stata una casa accoglienza situata nell’entroterra Riminese gestita dall’"associazione Sergio Zavatta", con l’ausilio di personale della cooperativa “Millepiedi”.

Si è dato vita ad una splendida iniziativa che ha visto protagonisti gli atleti del Rimini Rugby, lo stesso coach, il presidente del Rimini rugby Mangione ed il Vice, che insieme agli educatori e agli ospiti della struttura si sono impegnati per fungere da supporto ed effettuare dei lavori di sistemazione e di sgombero. Nei due giorni sono state infatti smontate, carteggiate e verniciate tutte le finestre in legno della casa,sono stati svuotati due ampi magazzini, e si è fatto un po’ di giardinaggio, sabato sera un’allegra grigliata, nel perfetto stile del terzo tempo rugbistico, ha contribuito a cementare il legame creatosi nell’occasione, una splendida esperienza che ha coinvolto in maniera sincera tutti i partecipanti. Al termine dei lavori il presidente Mangione ha voluto donare allo staff i due palloni da rugby, uno da usare con gli ospiti della casa, ed il secondo, arricchito dalle firme dei partecipanti, da conservare come ricordo dell'esperienza.

Il coach Maccan, raggiante al termine del ritiro, ha affermato che “quello che noi ed i nostri ragazzi abbiamo vissuto in questo fine settimana è il sunto di tutta la filosofia del rugby, i principi fondamentali del nostro sport, e cioè avanzare sostenere e continuare a farlo, sono stati rispettati. Infatti avanzare significa progredire e grazie alla solidarietà che abbiamo cercato di esprimere speriamo che i giovani ospiti della casa possano pensare al futuro in maniera più positiva, sostenere significa aiutare e noi abbiamo di fatto aiutato i responsabili del centro cercando di soddisfare le loro richieste, continuare ad avanzare e sostenere significa non mollare mai e  andare avanti a dare una mano per far si che chi soffre possa cambiare il suo destino”. Una bella esperienza quindi che la società spera di ripetere, dando la massima disponibilità per il futuro.

Il pensiero ora va alla prossima settimana, quando sul campo di Rivabella si comincerà a fare sul serio, nella casa dei Pirati è atteso il Meldola, per cercar di cominciare la stagione con un risultato positivo i ragazzi della Civis non dovranno pensare al passato, è dovranno concentrarsi per mostrare sul campo di che pasta sono fatti, per la Spy invece il campionato comincerà la settimana successiva con una trasferta ad Osimo, una bella squadra con ottime prospettive ed obiettivi  molto alti.

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