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Suzuki: "Paolo mi ha dato tutto e mi ha insegnato tutto come ha fatto con Marco"

Il pilota giappo-riccionese della Sic58 Squadra Corse: "Fino ad oggi Misano era il mio secondo Gp di casa ma, da adesso, è il primo. Questa è casa mia"

"Finalmente abbiamo fatto" ha commentato Tatsuki Suzuki dopo aver vinto la gara di Moto3 nel circuito intitolato a Marco Simoncelli. Molto emozionato il pilota della Sic58 Squadra Corse di Paolo Simoncelli che vede arrivare il primo podio più alto della carriera proprio sul tracciato di Misano a pochi chilometri da casa. "Abbiamo vinto - ha spiegato il giappo-riccionese - e ho voluto usare il plurale apposta perchè questa è una vittoria per tutta la squadra. Dopo 3 anni che lavoro insieme a Paolo questa vittoria mancava. Quest'anno ero partito molto bene ma, dopo Jerez, abbiamo avuto un po' di sfortuna e, qualche errore, mi hanno fatto perdere la concentrazione. Dopo Silverstone ho deciso di rimanere un altro anno con questo team e, da quel momento, è tornata la concentrazione. Paolo mi ha dato tutto, mi ha insegnato tutto quello che ha fatto con Marco. Una cosa fantastica. Ho un enorme rispetto per lui perchè, dopo quello che è successo, non è facile tornare in pista. Quando sbaglio mi bastona ma, quando faccio bene, arrivano i complimenti. E' come stare in famiglia e, per me, è come un padre. Venire in Italia da solo sarebbe stato una cosa triste ma, con Paolo, Rossella e Martina oltre a tutti gli amici, è una cosa bella. Mi mancano ovviamente i miei genitori e, mi dispiace, che mio papà è venuto a vedermi a Silverstone e non a Misano ma sono sicuro che oggi ha guardato la gara e sta piangendo per me".

Questo circuito è un po' come un gran premio di casa per te. Come lo senti?
Fino ad oggi era il mio secondo Gp di casa ma, da adesso, è il primo. Questa è casa mia.

Come festeggerai?
Stasera facciamo festa ma, domani, mi devo svegliare presto. Festeggiamo ma senza esagerare.

Oggi ha sempre lottato per la vittoria, una sconfitta non era accettabile?
Moto3 è sempre un disastro perchè ci sono piloti che provano a buttarti giù e, io, ho cercato di scappare subito per stare davanti ed evitare la bagarre. Questa volta il gruppo di testa era composto da 7 piloti e, questo, mi ha aiutato nonostante il grip inesistnete della pista che mi ha fatto rischaire di cadere almeno 10 volte.

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