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Martedì, 23 Aprile 2024
Animali

Come aiutare gli uccellini selvatici durante l'inverno

Collocando delle mangiatoie sui balconi di casa (nei giardini, sui terrazzi) è possibile salvare la vita di numerose specie di volatili che vivono nelle nostre zone.

Semi, frutta fresca e secca, briciole dolci. Basta poco per aiutare gli uccelli selvatici a sopravvivere alle temperature rigide e alle condizioni ambientali più ostiche.
I mesi invernali rendono particolarmente impegnativa e difficoltosa la capacità da parte degli uccelli dì reperire il cibo necessario alla sopravvivenza.
Il nostro aiuto, pertanto, potrebbe risultare prezioso; attraverso semplici ma significativi accorgimenti, potremo essere d'aiuto alle "pennute" creature, permettendo loro di "cinguettare" ad una nuova primavera. A tal proposito, OIPA ha redatto un decalogo in merito alle accortezze necessarie da adottare.

E' fondamentale, avere a disposizione una mangiatoia per potere collocare il cibo. La struttura dovrà essere posizionata in luoghi sicuri, difficilmente raggiungibili da altri animali, come cani e gatti che possano predare gli stessi uccellini a cui vogliamo prestare aiuto. Altro elemento da tenere in consideraizone, è che la mangiatoia abbia vicino della vegetazione che possa offrire agli uccelli una zona sicura e protetta, meglio se non eccessivamente vicini alle abitazioni onde evitare divergenze e problematiche con i vicini di casa.
Esistono mangiatoie già pronte, altrimenti si può costruire una mangiatoia artigianale, sfruttando materiali riciclati quali un cartone del latte, una bottiglia di plastica, oppure una reticella da riempire con arachidi non salate e frutta secca. A dispetto di quello che si pensi, cibi come pane, riso o i cibi salati e speziati sono assolutamente da evitare; in mancanza d’altro, è preferibile ricorrere ed utilizzare prodotti di panetteria che preferibilmente integrali e ridotti in piccoli pezzetti.
A pettirosso, capinera, passera scopaiola, merlo (insettivori) occorre servire biscotti, briciole dolci (panettone, plum-cake), frutta fresca, mentre per specie come cinciallegra, cinciarella, picchio muratore (insettivori) meglio la frutta secca tritata (noci, nocciole), arachidi non salate, semi di girasole, pinoli sgusciati. Infine, passero, fringuello, verdone, cardellino (granivori) necessitano di semi di girasole, miscele di semi vari (avena, miglio, canapa, frumento), mais spezzato.
La "pietanza" ottimale tuttavia, è costituita dai semi: miglio, lino, girasole, panico, canapa, avena. Inoltre, per fornire un apporto di proteine, sono particolamente indicate le lenticchie secche. Spazio anche al cibo per canarini e quello per selvatici, facilmente acquistabile presso garden e vivai.

In termini di tempo, è preferibile posizionare il cibo nel primo mattino e alla sera: questo aiuterà gli uccellini a fare il pieno di cibo prima di andare a dormire, ed avere il cibo poi appena svegli, in modo da avere le energie per affrontare la giornata.

Oltre al cibo è utile anche mettere a disposizione dell’acqua: proprio come d’estate, infatti, gli uccelli possono voler fare un bagno anche d’inverno. Possiamo scegliere di usare una comune bacinella (meglio se pesante, come un vaso di terracotta), anche se, per ragioni di pulizia ed igiene, sarebbe preferibile impigare una vasca con acqua corrente: se optiamo per una bacinella è importante cambiare l’acqua almeno una volta al giorno.

Prestare aiuto ai volatili selvatici richiede inoltre continuità: una volta che si intraprenderà il "nobile gesto", occorrerà continuare a farlo poichè gli uccelli conteranno da lì in avanti sul nostro aiuto.
Inoltre, “attrezzare mangiatoie è anche una bella occasione per osservare le specie da vicino – afferma Marco Dinetti, responsabile Ecologia urbana della Lipu (Lega italiana protezione uccelli) - Alcune specie insettivore, quali rondini, cuculi e usignoli, sono costrette a partire per la migrazione che le porta in Africa, dove resteranno fino alla primavera successiva. Da noi restano le specie più adattabili in fatto di alimentazione, e altre ancora giungono dal nord Europa per svernare nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo”

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