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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Santarcangelo di Romagna

Capodanno a Santarcangelo, a mezzanotte i Motus svelano l'omaggio per i 50 anni del Festival

Dopo il concerto di The Bluebeaters, riflettori puntati su un videomapping e poi djset del Velvet, Bradipop e Speak easy

Una grande festa apre il fine anno e la direzione artistica dei Motus Motus, direzione artistica del 50esimo anniversario di Santarcangelo Festival nel 2020, ha coinvolto lo studio bolognese di visual design Apparati Effimeri nella realizzazione di uno spettacolare intervento di videomapping su piazza Ganganelli per celebrare il passaggio al nuovo anno: un invito per tutta la cittadinanza a essere parte del cinquantennale del Festival.

Dopo il concerto di The Bluebeaters, sarà dunque un videomapping a coinvolgere il pubblico, dopo di che la festa proseguirà poi fino a tarda notte con i dj set di Bradipop, Velvet e Speak Easy. L’intervento di Motus sarà un primo momento di apertura verso l’edizione 2020 del Festival, concepita come un atto unico, come gesto scenico che prova ad aprire nuove porte immaginative (e programmatiche) che guardano al futuro. Dopo anni in cui il “teatro in piazza”, come recitava la prima dicitura di questo storico appuntamento culturale internazionale, si è lentamente dissolto, Motus – che sin dalla propria fondazione nel 1991 ha intersecato indissolubilmente il proprio percorso con il Festival – ha sentito necessario riappropriarsi degli spazi pubblici con una programmazione inclusiva che coinvolga artisti e spettatori in un unico abbraccio. Un grande abbraccio che parte già dall’avvio del nuovo anno in piazza Ganganelli. Scrive Motus: “Negli ultimi anni abbiamo molto insistito, con le nostre opere, sul tema delle mescolanze identitarie, sul superamento delle barriere, con una perenne ostinazione nel lavorare sulle soglie, i confini porosi fra le arti. Non possiamo prescindere da questo denso percorso artistico anche nell’immaginare il Festival, che stiamo pensando come ‘opera corale’ fatta da tanti/tante, ma effetto di scelte di campo ben precise.

Questa edizione sarà così incentrata sulla reciproca impollinazione fra cinema, teatro, musica, letteratura… e antropologia, anche perché proprio il 2020 è l’anno che più di ogni altro è stato oggetto di propizie e nefaste visioni fantascientifiche, da questi molteplici fronti. Dopo 50 anni, cercheremo di recuperare l’originario spirito libertario che animava le edizioni iniziali: ci sarà un forte investimento nell’usare spazi pubblici, dalla piazza ai luoghi più inattesi del panorama santarcangiolese, per creare degli slittamenti spazio- temporali nella città, e renderli adatti a ospitare l’inatteso, l’imprevedibile, con interventi performativi e musicali di piccola e grande scala”. L’intervento di videomapping sarà realizzato da Apparati Effimeri, studio bolognese di visual design che vanta numerose collaborazioni con grandi marchi commerciali e, a stretto contatto con la street art, ha applicato la sua arte digitale sperimentale a grandi progetti legati al mondo della natura, del cinema e della musica classica. Nel 2014, con il progetto “chiaroscuro”, si posizionano al secondo posto nel contest internazionale Circle of light di Mosca, festival dedicato alle nuove tecnologie legate alla luce.

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