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Attualità Cattolica

Successo per la gara "Spaghetti Raid", più di 120 equipaggi e centinaia di persone

Il folle viaggio di utilitarie e furgoncini che hanno percorso 350 chilometri attraversando l’Italia

Grande successo per la seconda edizione della Spaghetti Raid che si è svolta sabato 21 settembre e ha visto la partecipazione di 120 equipaggi, più di 350 persone. Partiti dall’Abetone alle 8.30 del mattino le auto, tutte rigorosamente utilitarie costruite prima del 1999, hanno “macinato” 350 km attraverso l’Appennino per arrivare tra le 18 e le 20 a Cattolica.

Maggiolini Volkswagen, Citroën 2CV, Renault 4, Peugeot 205, Mini Cooper, Fiat Panda, vecchie 500 e 600, 126, 127 e 128, Autobianchi A112 e molti altri “Bolidi & Bidoni” hanno attraversato l’Italia. A fare da apripista una vecchia Topolino del 1942. Quest’anno c’era anche un equipaggio arrivato dalla Gran Bretagna a bordo di un Volkswagen T3, ma anche uno dalla Serbia con una Zastava 101, la versione serba della Fiat 128. Quella di sabato è stata una giornata all’insegna del divertimento sia per gli equipaggi ma anche per gli abitanti dei paesi dove le auto sono passate e a volte fermate. Il tutto condito da imprevisti e sorprese come l’incontro tra le piccole utilitarie e le auto storiche del Trofeo Nuvolari

“Tra Novafeltria e Villa Verucchio, la Spaghetti Raid ha fatto una irruzione non programmata al  Trofeo Nuvolari. – ha raccontato Peter Criscione, inventore e organizzatore del viaggio – “Vedere le “nostre” cinquecento o le “nostre” Panda scassate percorrere circa 10 km affianco di auto dei primi del ‘900,  è stata una sorpresa per i partecipanti di entrambe le manifestazioni e per il pubblico che era confuso, ma divertito”.
La Spaghetti Raid, partita lo scorso anno con 60 partecipanti ha quest’anno raddoppiato il numero di iscritti ed è destinata a crescere ancora.

“L’evento non ha nessuno scopo di lucro, è un modo diverso di vivere un viaggio con gli amici come si faceva una volta” – ha raccontato Peter Criscione – Tanta è la fatica a percorrere le strade in montagna, ricordiamo che sono auto che hanno diversi anni alle spalle, ma anche tanto è il divertimento. Vivere questa avventura è come fare un tuffo nel passato: non sono mancate auto che si sono presentate anche con i portapacchi sul tetto proprio come si faceva una volta”. 

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