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Cinema, da Fellini agli Extraliscio: quattro titoli sostenuti dalla Regione finalisti ai Nastri d'Argento

I Nastri d'Argento assegneranno i riconoscimenti ai vincitori delle varie sezioni nella cerimonia di premiazione che si terrà il 31 maggio

L’energia dei Rockin’1000, il lato più intimo e spirituale di Federico Fellini, l’emozionante ritratto di Nilde Iotti e l’originale punk folk degli Extraliscio: sono quattro i titoli sostenuti dalla Regione Emilia-Romagna in lizza per i Nastri d’Argento 2021, selezionati dal Sindacato Giornalisti Cinematografici tra oltre 170 film usciti lo scorso anno. “Apprendiamo questa notizia con particolare soddisfazione- dichiara l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori – per il supporto dato alle produzioni grazie al lavoro di Emilia-Romagna Film Commission e perché il nostro territorio è da tempo considerato una delle culle per il cinema del reale. Il documentario è un genere su cui la Regione investe da sempre: sia con il sostegno, attraverso i bandi destinati alle produzioni cinematografiche, sia attraverso la diffusione al pubblico, con la promozione e il finanziamento di rassegne autorevoli e seguite come, ad esempio, Doc in Tour”, chiude l’assessore.

Nella sezione Cinema Spettacolo Cultura si contenderanno il prestigioso riconoscimento tre film, in cui la Romagna è protagonista.

Fellini degli Spiriti di Anselma Dell’Olio: presentata al pubblico della sezione “Cannes Classics Sélection officielle 2020” del Festival di Cannes e al festival Il Cinema Ritrovato di Bologna, l’opera traccia un profilo intimo, spirituale ed esoterico del grande cineasta. Fellini è sempre stato attratto dal mondo non visto con la curiosità e il desiderio di comprendere se e cosa ci fosse oltre la vita. Da qui l’amicizia profonda con il sensitivo torinese Gustavo Rol, la passione per la lettura dei Tarocchi e per la consultazione de I Ching; gran parte della sua esistenza e della sua cinematografia si sono fondate sulla curiosità verso l’ignoto, l’immateriale; una ricerca continua, la sua, che ha trovato sublime espressione anche nel Libro dei sogni. Il film utilizza straordinari materiali d’archivio di Rai Teche e Istituto Luce e di archivi internazionali, che Anselma Dell’Olio fonde con le immagini dei film del Maestro e con le testimonianze di Terry Gilliam, Gigi Proietti, Damien Chazelle e molti altri, aggiungendo così il tassello mancante al complesso mosaico felliniano.

Extraliscio – Punk da balera di Elisabetta Sgarbi: l’opera, tratta da un racconto dello scrittore Ermanno Cavazzoni, anche voce narrante del film, è dedicata alla storia degli Extraliscio, il duo musicale composto dal capo orchestra di Casadei, Moreno il Biondo e dallo sperimentatore di suoni, Mirco Mariani. Un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio quello diretto dalla Sgarbi: dalle balere romagnole, con le loro radici nelle orchestre negli anni ’70, fino alle testimonianze di grandi artisti con cui gli Extraliscio hanno collaborato e collaborano, come, ad esempio, Jovanotti, Elio e le Storie Tese, Orietta Berti e Lodo Guenzi, incrociando traiettorie impensabili, la tradizione del liscio a suoni e luoghi nuovi, dalla musica elettronica, al rock, al pop, e in cui il folklore si apre a nuovi orizzonti, incontrando il mondo. IL film è stato proiettato in prima assoluta nel 2020 come evento speciale delle Giornate degli Autori alla 77esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia.

We are the Thousand – L’incredibile storia dei Rockin’1000: la giovane Anita Rivaroli, racconta la storia di un sogno che diventa realtà e si trasforma in progetto. Nel 2015, rispondendo alla chiamata del visionario Fabio Zaffagnini, 1000 musicisti si diedero infatti appuntamento al Parco Ippodromo di Cesena, per eseguire all’unisono “Learn To Fly” e recapitare il video ai Foo Fighters, invitandoli a venire a suonare a Cesena. Non solo il video divenne virale in pochissimo tempo, portando in Romagna il gruppo di Dave Grohl per un memorabile concerto; da quell’esperienza nacquero i Rockin’1000, attualmente la più grande rock band al mondo, che continua a esibirsi in platee internazionali. 

Il quarto titolo sostenuto dalla Regione finalista ai Nastri, in questo caso nella sezione Docufiction, è Nilde Iotti, il tempo delle donne, di Peter Marcias, che ha appreso la bella notizia proprio nel giorno dell’uscita del documentario sulla piattaforma #iorestoinsala. Presentato con grande successo nel 2020 come evento speciale alle Giornate degli Autori della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il documentario di Marcias traccia un emozionante e potente ritratto dell’indimenticata politica reggiana, testimone attiva di crescita e cambiamenti sociali che hanno scandito i diritti delle donne. Preziosi i contributi di chi Nilde Iotti l’ha conosciuta e amata, come le amiche del cuore Ione Bartoli, Loretta Giaroni ed Eletta Bertani, e di chi ne ha rispettato l’impegno e l‘autorevolezza come, solo per citare qualche nome, Livia Turco, presidente Fondazione Iotti, Giorgio Napolitano in primis e l’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Altrettanto importanti sono nel film i materiali d’archivio utilizzati per completare il racconto di questa figura così importante per la storia del ‘900. Voci e immagini, dunque, attraversati intensamente da una brava Paola Cortellesi che, interpretando se stessa, con un viaggio in Emilia-Romagna entrerà in simbiosi con le parole e i pensieri della Iotti. Il film è stato girato in parte proprio a Reggio Emilia, città d’origine di Nilde e rimasta sempre nel suo cuore.

I Nastri d’Argento, che quest’anno celebreranno il 75esimo compleanno, assegneranno i riconoscimenti ai vincitori delle varie sezioni nella cerimonia di premiazione che si terrà il prossimo 31 maggio.
 

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