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L'arte e la cultura riaprono i battenti e invadono i muri della città con manifesti speciali

Per un mese alcuni dei capolavori dell’arte conservati nei musei usciranno idealmente dalle stanze e dalle teche e si affacceranno sulle strade invitando ad andare a trovarli

Sono stati finalmente riaperti al pubblico i luoghi della cultura e dello spettacolo, tra i quali i musei, rimasti chiusi per tanto tempo. Sulle plance di affissione vuote nei mesi delle chiusure per pandemia, compaiono ora manifesti che tornano ad annunciare eventi, occasioni di incontro con gli altri e con la cultura, l’arte, lo spettacolo.  Tra questi manifesti, per iniziativa del Comune di Rimini, ci saranno in questi giorni anche i volti di alcuni ‘protagonisti’ che abitano stabilmente i musei di Rimini: il Museo della Città, il Museo degli Sguardi, la Domus del Chirurgo e il PART, il nuovo museo di arte contemporanea.  

Per un mese alcuni dei capolavori dell’arte conservati nei musei della città usciranno idealmente dalle stanze e dalle teche e verranno a prenderci, si affacceranno sulle strade e ci inviteranno ad andarli a trovare. Come le sirene di Ulisse ci ammalieranno e noi grideremo “Welcome back, We missed you!”, bentornati, ci siete mancati. Lo dicono ai riminesi che per mesi non hanno potuto incontrare e lo dicono ai tanti visitatori, ai turisti, agli studenti che non vedono l’ora di ritrovare.  

“Ma anche noi, davanti a quelle immagini- dichiara l’assessore alla Cultura, Giampiero Piscaglia - che ci fanno dimenticare il recente passato di isolamento, davanti a tanta bellezza così vicina, non possiamo non pensare: welcome back, we missed you”.  

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