rotate-mobile
Attualità

La fiction di successo "L'amica geniale" parla anche riminese

Nel team della serie tratta dal libro di Elena Ferrante c'è anche la sceneggiatrice Laura Paolucci

Una storia di amicizia e successo. "L'amica geniale. Storia del nuovo cognome", otto episodi in onda in prima serata il lunedì su Rai1 continua a battere ogni record d'ascolto. I dati di Auditel classificano la fiction al primo posto della serata, anche l'altro ieri, con il 27,8 % di share, tenendo incollati allo schermo oltre sei milioni e mezzo di spettatori, intenti a seguire le avventure di Elena e Lila.
Ancora una volta alla macchina da presa Saverio Costanzo che dirige un cast con in testa Margherita Mazzucco nel ruolo di Elena, Lenù, e Gaia Girace in quello di Raffaella, Lila. Insieme a lui, firmano la scrittura anche la riminese Laura Paolucci (già nella prima serie), Francesco Piccolo e la stessa Ferrante, autrice della serie di quattro romanzi che ha venduto milioni di copie nel mondo.

Laura Paolucci è una sceneggiatrice e autrice affermata da anni nel mondo del cinema e della tv con una carriera nella Fandango. In questi anni ha firmato, tra gli altri, i film "Amori che non sanno stare al mondo", "Diaz", "Gli sfiorati", "Caos calmo". Ed è anche suo il merito di avere intuito il potenziale di Gomorra e il telento di Roberto Saviano. Un successo dopo l'altro. Anche per questa stagione televisiva torna così ad essere firma di punta della serie che segna una svolta per la fiction italiana.

La fiction

Quattro prime grandi serate. La serie di questa stagione è già a metà e ha visto il terzo e quarto episodio diretto da Alice Rohrwacher. La prossima settimana la regia torna in mano a Costanzo e l'attesa del pubblico continua a crescere. Le due inseparabili amiche tornano a far sognare il pubblico, anche se i loro mondi sembrano essere sempre più lontani rispetto alla prima stagione. In queste puntate esplodono il divario e il conflitto fra la borghesia e la classe meno abbiente, da dove le due eroine provengono. Iniziano ad attraversare il tunnel del quartiere, escono per la prima volta fuori e l'estate al mare apre un orizzonte. Iniziano a uscire dal microcosmo ed entrano in una dimensione più cittadina, il respiro si fa più ampio.

Sedici anni e la voglia per entrambe di scoprire il mondo, lontano da quel rione di Napoli. Sono gli anni Sessanta. Elena è una studentessa modello, sempre più schiacciata dall'ambiente in cui è nata, dal degrado e dalla violenza che repira ogni giorno. Storie di miseria e prepotenza. Come quella che vive Lila. Ha sposato Stefano Carracci, buon partito del quartiere, ma si sente imbrogliata. Quel nuovo cognome non le appartiene, così come riesce a straniarsi dal suo corpo quando viene picchiata dal marito. L'amica geniale racconta attraverso gli occhi di queste due ragazze la storia di un intero Paese, una cultura maschilista, la voglia di libertà delle donne, la mancanza di autonomia delle donne, fotografando gli ideali e le aspirazioni dei personaggi e delle diverse generazioni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La fiction di successo "L'amica geniale" parla anche riminese

RiminiToday è in caricamento