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La mensa dei poveri è in difficoltà e cento imprenditori rispondono alla chiamata

Un centinaio di associati di Cna ha partecipato a un aperitivo di beneficenza al teatro Galli per sostenere l'Opera di Sant'Antonio

Oltre cento persone, tra partecipanti e aderenti all'aperitivo di beneficenza di CNA Rimini, per sostenere l'Opera di Sant'Antonio di Rimini tenutosi alla sala del Grifone del Teatro Galli. Nell'esclusiva cornice del teatro per sostenere la mensa e i volontari riminesi la donazione minima prevista era di 30 euro. In prima linea imprenditori, dipendenti e collaboratori di CNA presenti per sostenere una realtà tanto importante, quanto in difficoltà.

“E' sempre piu' complicato portare avanti la nostra attività” ha commentato a margine della serata Padre Lorenzo dell'Opera di Sant'Antonio “ogni sera distribuiamo 150-200 pasti caldi e c'è una continua crescita della domanda. L'aiuto di CNA è per noi importante anche per dare continuità al servizio di consegna pacchi di generi alimentari, in programma due volte al mese, per quelle persone che si vergognano di mangiare alla nostra mensa. Così preserviamo anche la dignità di chi è in difficoltà”.
 
La serata arriva dopo l'appello lanciato nei giorni scorsi proprio dall'Opera di Sant'Antonio sulla difficoltà di portare avanti il servizio per l'importante sforzo economico in campo e la crescita delle domande. 
 “CNA per la Città” è il marchio del progetto complessivo in cui si inserisce questa iniziativa” ha puntualizzato Davide Ortalli direttore di CNA Rimini “si tratta del nostro modo di essere e stare su tutto il territorio della provincia: abbiamo messo in campo progetti nel mondo della scuola, a sostegno dello sport, della cultura, per valorizzare l'esperienza del servizio civile in chiave occupazionale, nella tutela dell'ambiente e nel sostegno di iniziative sociali e di solidarietà.  Per l'Opera di Sant'Antonio, dopo l'allarme lanciato, serviva fare qualcosa di concreto” ha concluso Ortalli “la nostra è una goccia nell'oceano ma sono molto fiero di come abbia risposto tutto il mondo CNA, perché il nostro modo di fare rappresentanza è anche questo, contribuendo alla crescita del territorio sia in termini economici che sociali”.

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