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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

La moda si veste di solidarietà e scende in piazza con la collezione creata da Luisa

La "regina" della moda ha realizzato 250 capi per sostenere Arop: appuntamento in piazza Cavour

Una vita nella moda, vissuta tra il suo storico negozio in via Gambalunga, le sfilate, le fiere a Milano, Firenze, Parigi e la caccia ai nuovi talenti. Luisa Severi, regina riminese dello stile, dopo aver ceduto la sua celebre boutique "Luisa", fondata nel 1967, al gruppo Julian Fashion non si è fermata neanche un attimo. La sua esperienza e la sua creatività le ha messe a disposizione di un grande evento di beneficenza. L'appuntamento è per sabato 12 settembre, dalle 17 alle 23, quando piazza Cavour diventerà teatro dell'evento "Luisa Charity for Arop", il mercatino di raccolta fondi per sostenere le attività solidali di Arop Onlus, l'Associazione Riminese Oncoematologia Pediatrica.

In occasione dell'evento si potranno trovare capi di abbigliamento e accessori moda firmati, tra gli altri, da Antonio Croce Milano, Gianluca Capannolo, Casadei, Messagerie, Moncler, Tory Burch, oltre alle creazioni di Luisa. L'obiettivo è di far arrivare in piazza nell'arco delle ore di allestimento del mercatino circa mille persone. Luisa Severi è una icona della moda, conosciuta a livello internazionale e la collaborazione con Arop risale ad anni fa quando insieme organizzarono la manifestazione “Di Cuore” con la quale la Onlus raccolse una cifra record.

Luisa "sfila" per Arop

Il progetto

"A giugno era ancora un sogno, una passione di una vita, una idea mossa dal voler aiutare Arop", spiega l'associazione sulla sua pagina Facebook. Un’organizzazione di volontariato fondata e gestita da genitori e volontari da oltre 15 anni, con lo scopo di sostenere bambini affetti da malattie oncoematologiche e con l’obiettivo prioritario di migliorare la qualità dei percorsi terapeutici che coinvolgono i piccoli pazienti e le loro famiglie. "Era l’inizio timido di una estate post Covid, tutti ancora scossi e chiusi nelle proprie case. Poi una volontà di ferro (quella che ha permesso a Luisa di diventare “myredqueen”) ha portato giorno dopo giorno ad attirare persone che hanno creduto nel progetto: un evento di moda e di beneficenza, dove si potranno trovare capi di abbigliamento e accessori moda firmati, oltre che abiti creati con gli scampoli donati dalle maison, con tanta creatività nel reinventarli, con tanto amore per l'alta moda per una collezione di una volta sola, unica. Nasce così Luisa Charity for AROP: in molti sono stati attratti dalla forza del progetto e da Luisa. E così hanno dato un pezzo di sé, tempo, idee e manualità. Credendo nell’impossibile". 

Sono stati infatti creati 250 capi in meno di 30 giorni. Partendo da zero, con quattro generazioni di donne lavorare fianco a fianco. "Luisa ti accoglieva in casa sua, con i tavoli pieni di ritagli di stoffe, di passamanerie, di appunti, di arte e a bruciapelo con due pezzi di alcuni centimetri di seta in mano e con gli occhi curiosi chiedeva: “cosa faresti con questi?”. Buio. Il buio di chi si trova sul foglio bianco e deve disegnare qualcosa che non esiste. Questo è quello che si prova se non si è poi così creativi. O non si è respirata moda per tutta una vita come Luisa".

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