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Omaggio ad Anna Maria Swenson, la grafica che raccontò il cambiamento della città negli anni ‘80

Un instant book con le opere della grafica svedese, l'incontro evento a San Giuliano

Lei, giovane grafica svedese, a Rimini in vacanza dopo essersi laureata in Graphic design alla Konstfack di Stoccolma per poi d’allora, perdutamente innamorata della Città e del suo Sandro, diventare riminese al 100%, è stata sul fronte della comunicazione una delle principali artefici di quella stagione di cambiamento che caratterizzò la città a cavallo degli anni ’80. Suoi i manifesti “Rimini nel Verde”, “Rimini Pulita un impegno di tutti”, “Rimini una Città per l’Uomo”, “Parco Marecchia”.Ora, a tre anni dalla scomparsa, amici e parenti si apprestano a ricordare Anna Maria Swenson sabato 28 settembre  dalle ore 17 presso lo Spazio FormaMi del San Giuliano, la persona e l’amica e, con un instant book edito da Maggioli, ripercorrere le tappe della sua carriera professionale con una selezione dei suoi più significativi lavori grafici e dei ricordi degli amici.

“La “Comunicazione pubblica” prima della comunicazione pubblica  è questa l’idea che mi ha sempre inspirato il lavoro di Anna Maria Swenson – scrive il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi nel suo ricordo - che, a distanza di oltre quarant’anni, non ha perso niente della sua freschezza e attualità comunicativa. Una campagna di comunicazione del Comune, anzi, del Municipio di Rimini come si diceva allora, che con quattro poster, praticamente gli unici che ho voluto conservare nei miei uffici di Palazzo Garampi da quando ho iniziato quest’avventura di sindaco, racconta di un periodo particolare e delicato della vita della nostra città, in cui ai numeri del turismo di massa che ne avevano fatto un riferimento del turismo balneare mondiale, si coglieva e anticipava l’esigenza di costruire per i riminesi e i turisti una qualità della vita migliore, più attenta, dopo il boom economico degli anni ’60, all’ambiente, al mare, al verde.

Un messaggio rivoluzionario che se gli amministratori d’allora, a metà degli anni ’70, mettevano in pratica con le grandi opere (il sistema di depurazione, i grandi parchi, la sistemazione dell’invaso del ponte di Tiberio, ecc.) Anna Maria insieme a Renzo Sancisi, Giancarlo Valentini, Sergio Semprini con varie campagne di comunicazione raccontavano ai riminesi come la città stava cambiando. Una pennellata nera per delineare un ponte di Tiberio dagli archi composti dal cerchio della chioma degli alberi tra cui si fa largo il fiume per raccontare Parco Marecchia; una serie di orme bianche che camminano su uno sfondo verde intenso arricchito solamente da due papaveri stilizzati e due margherite per “Rimini vivere nel Verde”.

Noi bambini di quegli anni siamo cresciuti con dentro il cuore di quella Rimini raccontata così – prosegue il ricordo del sindaco -. Così che il mare diventava “il nostro” amato mare di Rimini e il parco Marecchia “ il nostro Parco Marecchia” su cui camminare anche a piedi nudi. É proprio vero che quando il messaggio e la grafica hanno un contenuto, un anima e un bene per le cose che si vogliono raccontare, rimane per sempre. Grazie Anna Maria Svenson, per quello che sei stata e per continuare con la tua arte a essere stimolo tra i nostri pensieri".
Anna Maria Swenson continuerà ad esprimere il proprio talento e la propria arte anche negli anni successivi, in particolare, con una collaborazione ventennale con il gruppo Maggioli e contemporaneamente con la collaborazione con “Chiamami città”, il periodico d’informazione locale più diffuso nella provincia di Rimini di cui curò completamente i primi sette anni di vita.

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