Blindato il "Rinoceronte" felliniano: la scultura presa d'assalto da turisti e riminesi
In tanti sono saliti sopra all'installazione ed è stato necessario delimitarla e posizionare cartelli di divieto
Ha fatto il suo gran debutto durante la kermesse Al Meni e da subito il "Rinoceronte" felliniano, una citazione dal film "E la nave va", è stato preso d'assalto da turisti e riminesi. In tanti non hanno resistito nei giorni scorsi a salire sopra alla scultura allestita in piazzetta San Martino. L'animale è stato preso d'assalto e c'è chi non si è limitato a scattare dei selfie vicino all'opera, ma c'è salito sopra a cavalcioni. Adulti, ragazzi e bambini.
Pochi genitori hanno spiegato ai figli che si trattava di un'installazione e non di una giostra, un concetto che forse non apparteneva neanche a loro. Fatto sta che l'amministrazione comunale mercoledì è corsa ai ripari e sono comparsi sul dorso del rinoceronte i cartelli con scritto "Vietato salire", anche in inglese, e le transenne con nastro rosso per delimitare l'opera.
A denunciare subito la situazione è stato il consigliere comunale di Rinascita Civica Mario Erbetta, anche candidato sindaco di Rimini alle comunali di ottobre. "Sono intervenuti, l'appello è stato accolto, la situazione è temporanea, ma almeno qualcosa è stato fatto".
Il rinoceronte è solo una delle novità del Museo diffuso dedicato a Fellini che stanno facendo discutere. A infiammare gli animi di molti è anche la nuova piazza Malatesta con l'acqua vaporizzata. A scagliare sui social parole al vetriolo è anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Carlo Rufo Spina che afferma come piazza Malatesta e il centro siano stati trasformati in una grottesca Fellinyland, con circhi, rinoceronti, barche, manone, finti set, gigantografia e piscine con finta nebbia. Un’immagine deprimente e avvilente del patrimonio storico di una città d’arte come Rimini". Anche alcuni critici d'arte riminesi stanno sbarrando gli occhi di fronte ai giochi d'acqua davanti al castello dove tanti bambini hanno approfittato per fare il bagno in costume. Immagini che dividono tra chi trova la piazz "bellissima" e chi grida allo scempio fatto alla storia e all'arte.