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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Restano 183 i dipendenti dell'Ausl no-vax sospesi dal lavoro, 73 sono nel Riminese

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid

Restano 183 i dipendenti di Ausl Romagna che al 14 febbraio hanno deciso di non sottoporsi al vaccino anticovid e che, in seguito a questa scelta, sono stati sospesi dal lavoro. Si tratta di 171 lavoratori di comparto e 12 della dirigenza, oltre a 9 convenzionati.

In particolare, il Riminese si conferma con il maggior numero di sospesi 68 lavoratori di comparto, 4 della dirigenza e 1 convenzionato (per un totale di 73 sospesi). Nel Ravennate si tratta di 41 lavoratori di comparto, 4 della dirigenza e due convenzionati (per un totale di 47 sospesi); nel Cesenate 32 lavoratori di comparto, 4 della dirigenza e 1 convenzionato (per un totale di 37 sospesi); nel Forlivese 30 lavoratori di comparto, zero della dirigenza e 5 convenzionati (per un totale di 35 sospesi).

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid. La percentuale dei sospesi sul totale degli operatori con obbligo vaccinale è inferiore al 2% in tutti gli ambiti territoriali: in particolare 0,8% nel Ravennate, 1% nel Cesenate, 1,1% nel Forlivese e 1,4% nel Riminese.

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