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Cronaca

Il presunto accoltellatore in lacrime davanti al gip non risponde alle domande

Il 21enne ha mostrato al magistrato le lesioni che, a suo dire, ha riportato nella rissa coi gradaresi

Si è svolto nella mattinata di giovedì l'interrogatorio di garanzia del nomade 21enne ritenuto, dagli inquirenti, l'autore materiale delle coltellate che lo scorso fine settimana hanno ferito gravemente due ragazzi 24enni di Gradara. Il ragazzo, davanti al gip, ha pianto disperatamente e si è rifiutato di rispondere alle domande del magistrato non prima di voler mostrare le lesioni che, a suo dire, avrebbe riportato nella rissa. Il sinti, infatti, nella scazzottata sarebbe stato ferito alla bocca dai 24enni con la rottura di due denti. Al momento, il giudice per le indagini preliminari si è riservato di decidere sulla convalida.

Accoltellati da una banda di nomadi sinti

Mercoledì era stato interrogato, alla Procura per i Minori di Bologna, il 17enne componente della banda di sinti. Il ragazzino ha cercato di scaricare le responsabilità sugli altri tre componenti del gruppo, altri tre nomadi italiani di 21, 25 e 27 anni tutti parenti tra loro, spiegando di aver tentato di frapporsi tra gli amici e le due vittime e di non essersi accorto, complice anche la grande confusione, del duplice accoltellamento. In particolare, sarebbe stato proprio il più grande ad estrarre il coltello che ha ferito i gradaresi e che, poi, era fuggito facendo perdere le sue tracce per due giorniGli inquirenti, infatti, alla luce delle indagini ritengono che sia proprio lui l'autore materiale delle coltellate. Per gli altri due maggiorenni, già ascoltati dal gip, l'imputazione è quella di tentato omicidio e al momento il giudice si è rifiutato di accogliere la richiesta dei difensori di mettere il 25enne e il 27enne agli arresti domiciliari lasciandoli, quindi, in carcere.

Tre nomadi sinti in manette per il duplice accoltellamento

La dinamica dell'aggressione è stata oramai completamente ricostruita dai carabinieri che hanno accertato come il gruppo di quattro nomadi, oltre al 21enne erano stati subito arrestati un 17enne, un 25enne e un 27enne, intorno alle 2 nelle pertinenze del ristorante "La Mulata" avesse chiesto alle loro vittime dei soldi per comperare della cocaina. Al rifiuto dei due, i quattro sono passati alle vie di fatto. Hanno sferrato decine di schiaffi e pugni e in un secondo momento hanno utilizzato almeno un coltello a serramanico (non si esclude l'uso di più armi, ma l'ipotesi è in fase d'approfondimento). Dopo l'aggressione i sinti si sono dileguati a bordo di un'auto, mentre contemporaneamente il titolare del ristorante ha dato l'allarme al 118. L'immediata caccia all'uomo, che ha visto un dispiegamento di forze con settanta militari in campo, ha permesso di individuare i primi tre responsabili. Due sono stati trovati al campo nomadi in via Colombarina, il terzo in via Marecchiese. Nessuno ha confessato o ha collaborando con gli inquirenti.

Si rifiutano di dare soldi a un gruppo di nomadi e vengono accoltellati

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