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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Riccione

Catturati i rapinatori dei supermercati, due i colpi messi a segno

Bloccati dai carabinieri della Compagnia di Riccione, erano in trasferta nella Perla Verde per svaligiare le attività commerciali

Due le rapine, ai danni di altrettanti supermercati, quelle messe a segno da due fratelli siciliani arrestati dia carabinieri di Riccione. I malviventi, di 31 e 28 anni già noti alle forze dell'ordine, sono ritenuti colpevoli sia del colpo ai danni del Conad di via Catullo, nella Perla Verde, che in quello di via Romagna a Misano Adriatico. Soggetti ritenuti, dagli inquirenti dell'Arma, esperti che, da Arezzo dove risiedevano, si spostavano in varie città per mettere a segno le rapine e poi ritornare alla loro base in Toscana. A incastrare i fratelli sono state le immagini di video sorveglianza e, i carabinieri, avevano notato che nella rapina di Misano, il 25 gennaio, oltre ai rapinatori erano presenti dei "basisti". In particolare, una coppia che, al momento della rapina, hanno iniziato a incitare la cassiera a consegnare i soldi per evitare che qualcuno si facesse male. Si è così scoperto che uno dei due fratelli, insieme alla donna, hanno fatto da "pali" mentre il secondo uomo ha eseguito materialmente la rapina, armato di coltello impossessandosi di 5mila euro.

I rapinatori in azione

Nella rapina in di via Catullo, invece, la donna non figurerebbe tra i malvivente mentre, i due fratelli, si sono scambiati i ruoli. Mentre uno faceva da palo, l'altro ha atteso che si spegnessero le telecamere di sorveglianza per mettere a segno il colpo. In entrambi i casi, i fratelli sono fuggiti a piedi e, a Misano, avevano utilizzato come rifugio la casa di un'amica mentre, a Riccione, avevano affittato una camera in un hotel poco lontano. Individuati dai carabinieri, fondamentali sono state le conversazioni che i malviventi avevano tramite WhatsApp nelle quali, secondo quanto emerso, avevano l'intenzione di mettere a segno altri colpi nel riccionese e poi lasciare la zona.

Gli inquirenti dell'Arma, grazie a un lavoro certosino sul territorio, sono riusciti ad individuare i due fratelli i quali, attraverso alcuni dettagli, sono stati riconosciuti anche dalle vittime e uno dei due, una volta catturato, ha fatto delle parziali ammissioni sugli addebiti che gli venivano mossi. I carabinieri, inoltre, hanno recuperato gli abiti utilizzati durante i due colpi e, allo stesso tempo, anche i coltelli utilizzati oltre a denaro in contante ritenuto essere parte del bottino.

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