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Cronaca

Giovane turista trovato agonizzante nella sua stanza d'albergo

A dare l'allarme è stata la fidanzata del ragazzo, a nulla sono valsi i disperati tentativi per rianimarlo

Sarà l'autopsia, disposta dal magistrato di turno Davide Ercolani, a chiarire le cause del decesso di un turista 34enne di Lecco, Carlo Proserpio,  ritrovato senza vita nella sua stanza d'albergo. L'allarme era scattato verso le 9 della mattinata di Ferragosto, in un hotel di Miramare, quando la fidanzata del giovane si è svegliata trovando nel letto il suo compagno agonizzante. È stato chiamato il 118 e, sul posto, sono accorsi sia l'ambulanza che l'auto medicalizzata con i sanitari che, per oltre mezz'ora, hanno cercato disperatamente di far ripartire il cuore del 34enne ma, alla fine, si sono dovuti arrendere e, il medico, non ha potuto far altro che dichiararne il decesso. In albergo sono intervenuti anche i carabinieri e, da una prima ispezione cadaverica, non sarebbero emersi elementi riconducibili a cause violente o all'assunzione di sostanze stupefacenti. La ragazza, tuttavia, avrebbe dichiarato agli inquirenti che, la sera prima, il fidanzato aveva accusato un malore, mal di stomaco, nausea e vomito, e che avevano consultato la Guardia Medica di Rimini. Il dottore lo aveva visitato, pare non riscontrando gravi anomalie, e il 34enne era tornato in hotel morendo poche ore dopo. Al momento, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Un atto dovuto per poter eseguire l'autopsia e gli accertamenti necessari a risalire alla causa di morte e alle responsabilità qualora dovessero emergere delle sottovalutazioni dei sintomi.

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