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Cronaca

Rimini, terra di turismo, investe per il post-pandemia: 4 comuni tra i top30 d'Italia per numero di presenze

Rimini è il capoluogo di provincia dell'Emilia Romagna che spende più denaro per il turismo in quota pro capite (19,33 euro). Mentre nella classifica Nazionale dei comuni Riccione brilla con 63,68 euro per ogni residente

Dal Parco del Mare al nuovo Fellini Museum. Dalle nuove rotte low cost all’aeroporto agli hotel che cambiano volto con i superbonus. C’è una Rimini in fermento. Che vuole rilanciare le sorti della sua economia e del suo turismo nel dopo pandemia. Ma quanto pesava Rimini in termini turistici prima del Coronavirus? I 18 chilometri di costa inseriti nella Provincia, da Bellaria a Cattolica, incidevano da soli per il 3,4% di tutto il turismo d’Italia (2019). A svelare il dato è l’Istat (fonte, movimento dei clienti negli esercizi ricettivi). Ma nel cuore della pandemia quanto i comuni della Provincia di Rimini hanno continuato a investire nel turismo? E saranno pronti per la ripartenza? Secondo uno studio pubblicato l’altro giorno dal portale della fondazione Openpolis nel 2020 la Città di Rimini ha investito dal suo bilancio 2,8 milioni di euro in turismo. Ma in Provincia chi investe più soldi dei cittadini per lo sviluppo turistico (spesa pro capite a residente) è Riccione, che per ogni abitante destina all’anno 63,68 euro.

Spesa pro capite: Rimini prima in Regione

Più la città cresce in termini di residenti, più la spesa pro capite si abbassa, ma secondo le schede di Openpolis Rimini è la città dell’Emilia Romagna che investe più soldi dei suoi cittadini in turismo. Nel 2020 ha destinano 19,33 euro per ogni suo cittadino, per un totale di 2.874.576 euro del bilancio dell’ente. Non discostandosi poi molto da Venezia (22,22 euro pro capite) prima grande città in Italia per investimenti. Quali sono le performance degli altri capoluoghi di provincia emiliano-romagnoli? L’area metropolitana di Bologna viaggia a cifre rilevanti, mette sul piatto 5.663.132 euro, ma per una spesa pro capite di 14,36 euro. Ferrara investe 6,09 euro ad abitante (805mila euro), Forlì 2,39 euro (281mila euro), Modena 3,78 euro (711mila euro), Parma 5,69 euro (1,1 milioni), Piacenza 2,88 euro (297mila) e Ravenna 14,22 (2,2 milioni).

La classifica dei comuni del Riminese

In vetta c’è la Città di Riccione, che quasi raggiunge nel bilancio Rimini. Nel 2020 ha investito nel turismo 2.207.118 euro, per una spesa pro capite che sale a 63,68 euro. La seconda piazza la guadagna invece Bellaria Igea Marina, che va a 59,70 euro per un totale di 1.152.250 euro. Sempre sulla riviera pesano Cattolica con 55,93 euro (939mila euro) e Misano con 49,40 euro (673mila). E invece come si comportano i paesi dell’entroterra? La piccola Pennabilli ha comunque ha fatto uno sforzo, con 12,07 euro investiti (31mila), seguita da Santarcangelo con 11,44 euro (253mila) e Verucchio con 8,39 euro (83mila).

Spesa Pro-capite-2

Rimini è quinta città in Italia per turismo

Subito dopo la Capitale e le grandi città d’arte arriva Rimini. Che si conferma il fulcro del turismo balneare in Italia. Anche se per il futuro punta a diversificare, con la candidatura a Capitale della Cultura 2025 e il recente annuncio di voler puntare al titolo di Rimini Città Creativa della musica Unesco.

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Al primo posto, nel pre pandemia, dicono i dati Istat si conferma Roma con quasi 31milioni di presenze negli esercizi ricettivi (il 7,1% del totale del turismo nel Paese), seguita da Venezia (12milioni), Milano (12milioni) e Firenze (quasi 11milioni). Alle spalle dei colossi arriva al 5° posto Rimini con le sue 7milioni 548mila presenze. Ma nella top 30 dei comuni Italiani si piazzano anche Riccione che è all’11° posto per presenze nel Paese (3milioni 632mila). Al 22° posto Bellaria (2milioni 216mila) e al 29° posto Cattolica (1milione 848mila).

Scheda top30 Italia-2

Il 2022 anno della svolta?

“Sarà l’anno dei grandi eventi”, ha detto nel corso della conferenza di fine anno il sindaco Jamil Sadegholvaad. Un turismo balneare, che però vuole diversificare, dando alternative rispetto alla Rimini vissuta negli Anni 90 e inizio Duemila. Sempre più turismo outdoor, sostenibilità, eventi culturali. Di sicuro i grandi eventi contribuiranno per implementare i numeri. Si punta al ritorno di fiere e congressi, ricadute ci saranno dall’organizzazione dell’Adunata Nazionale degli Alpini e dalla partenza di una tappa del Giro d’Italia (da Santarcangelo). Ma si lavora anche per i fine settimana pre agostiani da tutto esaurito con il ritorno della Notte Rosa e della Molo Street Parade. Ma la svolta, in termini di presenze, non può che passare da un ritorno del turismo internazionale e da un incremento delle rotte aeree che sembrano finalmente lievitare: dopo il ritorno di Ryanair è annuncio delle scorse ore la presenza al Fellini di Rimini-San Marino della compagnia low cost Wizz Air.

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