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Cronaca Coriano

A Passano inaugurano i nuovi spazi della canonica e della croce in onore di don Francesco

Presenti alle cerimonie oltre ai parroci don Fiorenzo e don Egidio ed all’artista Moro anche l’amministrazione Comunale di Coriano

Domenica 11 Ottobre 2015 la comunità di Passano ha inaugurato le nuove sale nella canonica restaurate grazie al lascito testamentario del caro don Francesco, parroco a Passano dal 1947 fino al giorno della sua morte avvenuta il 30 Agosto 2013. Tutto questo lavoro è stato reso possibile anche grazie all’aiuto ed al lavoro gratuito di molti passanesi. Le nuove sale verranno destinate per le attività di catechismo, formazione e attività sociali varie di tutta la zona pastorale. Per ricordare Don Francesco e per ringraziarlo per ciò che ha costruito negli anni a Passano, la parrocchia oggi erige la nuova croce a lui dedicata. L’opera realizzata dall’artista Valentino Moro di Treviso, posta sul sagrato della chiesa, vuole imprimere nell’osservatore il dolore della morte e la speranza della resurrezione. Motivo ispiratore è la Trinità. Le sue radici nascono sulla chiesa di Cristo simboleggiata dalla pietra che le fa da basamento (“sulla pietra edificherò la mia Chiesa”). L’eucaristia, base della fede cristiana, è qui rappresentata dai tralci di vite e dalle spighe di grano. I tralci si ergono verso l’alto a formare il palo centrale e i bracci della croce, in un intreccio di rami a simbolo del sacrificio di Cristo. Le spighe di grano, visibili alla base della croce, sono unite da un ramo di olivo che le avvolge per poi spezzarsi, per poi rinascere in una piccola chioma di foglie, simbolo della resurrezione e di nuova alleanza tra Dio e gli uomini.

Presenti alle cerimonie oltre ai parroci don Fiorenzo e don Egidio ed all’artista Moro anche l’amministrazione Comunale rappresentata dal sindaco Domenica Spinelli, il vicesindaco Gianluca Ugolini, il prossimo assessore ai lavori pubblici e passanese Roberto Bianchi ed il prosindaco Enrico Santini. Significative le ultime parole scritte da don Francesco nel suo testamento: “Amate la Preghiera e insegnatela in Famiglia; Amate la Parrocchia come una seconda Famiglia; "amate il cimitero e frequentatelo spesso; vogliatevi bene e sappiate perdonare. Ricordate che la parrocchia continuerà a vivere e ad operare se voi lo vorrete”. “Don Francesco - ha affermato il sindaco Domenica Spinelli - in queste parole ci lascia una grande eredità, lui per tutta l avita ha insegnato a credere nei valori più importanti della vita stessa. Ha fatto quello che fa un bravo agricoltore, seminato e noi oggi ne raccogliamo i frutti. A noi la responsabilità di portare avanti un modello di comunità che è esempio per le generazioni future”.

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