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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

A Rimini fa il suo esordio il volontario anti-abusivismo negli spettacoli

Il Cip, coordinamento italiano professionisti della moda e dello spettacolo, ha pensato di inventarsi questa figura per mettere un freno all'abusivismo e alle illegalità nell'organizzazione di eventi, nelle discoteche e nei locali

Musicisti, dj e ballerini, sono anche controllori: sentinelle volontarie anti-abusivismo. Il Cip, coordinamento italiano professionisti della moda e dello spettacolo, ha pensato di inventarsi questa figura per mettere un freno all'abusivismo e alle illegalità nell'organizzazione di eventi, nelle discoteche e nei locali d'Italia. Per ora gli 'agenti' "sono una ventina- spiega alla 'Dire' Devis Paganelli, presidente del Cip- uno per regione, ma ne coinvolgeremo altri. Da ieri, siamo attivi sui locali Rimini, ma presto inizieremo a compiere sopralluoghi anche a Torino, Bari, Terni, Salerno e Milano". La loro 'arma'? Un semplice esposto, la segnalazione di un privato cittadino, che magari, da professionista dello spettacolo, "è stato costretto a lavorare in condizioni di illegalità", più di una volta, e che ora può davvero fare qualcosa per cambiare la situazione, scattando una foto o girando un breve video. E le occasioni di denunciare non mancherebbero. Sì perché, secondo un comunicato del Cip, sarebbero il 20% degli eventi organizzati in Italia a presentare "abusi e illegalità". Si va dal mancato rispetto del divieto di somministrazione di alcolici ai minori, a edifici non a norma per le platee ospitate, fino all'evasione dei diritti Siae o Soundreef.

Ora, per mettere un freno a questa situazione, il Cip annuncia la sua mobilitazione. L'idea è semplice: gli artisti e gli altri cittadini che aderiscono alla campagna di segnalazione prendono parte a dei sopralluoghi nelle discoteche e nei locali. Durante questi sopralluoghi, "i cui primi risultati si avranno già nei prossimi giorni", spiega ancora Paganelli, vengono scattate foto e raccolte prove sugli illeciti commessi, materiale che poi viene inviato alle Forze dell'ordine. "Da liberi cittadini- chiarisce il presidente del Cip- è possibile segnalare con la procedura dell'esposto eventuali anomalie riscontrate nell'esercizio di imprese o nello svolgimento di qualsiasi attività. Nel nostro caso il Coordinamento, sarà a supporto e mai in sostituzione degli organi preposti alla vigilanza e all'intervento". A tale scopo, continua Paganelli, "abbiamo definito un supporto a Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia e vigili urbani per supportare queste forze nello svolgimento del loro già difficile e impegnativo lavoro". Chiaramente i controllori del Cip non sono "autorizzati nè legittimati a chiedere nè documenti, nè a presentarci come sostituti alle autorità nelle imprese di qualsiasi genere" ma possono, "come concesso dall'ordinamento giuridico in vigore, prendere atto di illeciti o reati, attraverso la raccolta di prove documentali come foto, testimonianze e video, così da segnalarli a chi è preposto all'intervento".

La campagna del Cip vuole anche informare meglio coloro che commettono illeciti senza saperlo. "Ci siamo accorti- prosegue Paganelli- che spesso molte aziende si trovano in posizioni di irregolarità su uno o più fronti, più per mancata informazione che per volontà di commettere illeciti. Faccio l'esempio di Soundreef. Ad oggi, molte aziende non sanno che sono tenute a regolarizzare la posizione con Soundreef oltre che a quella di Siae quando si tratta di intrattenimento live". Ad ogni modo, conclude Paganelli, "speriamo sempre di non dover segnalare nessuno". Il Cip è nato cinque anni fa, ed è iscritto da quest'anno all'Agenzia delle entrate, con la finalità di fornite linee guida a coloro che entrano nel mondo imprenditoriale dello spettacolo.
 

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