rotate-mobile
Cronaca

Sequestro di borse contraffatte. L’arrestato tenta la fuga a mo' di ariete

I controlli a tappeto contro l'abusivismo commerciale hanno portato i loro frutti, o meglio, al sequestro di quasi 1000 prodotti con marchi contraffatti e un arresto. Nella serata di venerdì a Rivabella, sventata una grossa rete di commercio abusivo

I controlli a tappeto contro l’abusivismo commerciale hanno portato i loro frutti, o meglio, al sequestro di quasi 1000 prodotti con marchi contraffatti e un arresto. Nella serata di venerdì, infatti,  i Carabinieri della Stazione di Viserba, supportati dai militari di rinforzo delle Scuole Allievi Carabinieri di Fossano (CN) e Torino, hanno sventato una grossa rete di commercio abusivo da parte di numerosi venditori ambulanti stranieri.

Il luogo in cui, ogni sera dopo le 21, si consumava l’illecito commercio era il lungomare di Rivabella dove, nella zona pedonale, una schiera di venditori ambulanti occupavano il marciapiede con improvvisate bancarelle dove esponevano per la vendita capi in pelle con marchi contraffatti. Il mercatino “straordinario” era stato segnalato ai Carabinieri dai cittadini e così, venerdì sera, i militari hanno attuato un “piano di attacco”, in abiti borghesi, per cogliere in flagrante gli abusivi, schierando delle pattuglie anche in spiaggia.

 I Carabinieri in borghese si sono mescolati ai turisti, verificando che la zona era interessata da almeno una cinquantina di venditori ambulanti di colore, contornati a loro volta da una rete di “pali e vedette”, a piedi che in bicicletta, che presidiavano la zona. I collaboratori dei venditori seguivano coloro che potevano  insospettirli, così come è capitato ad alcuni militari che avevano appositamente attirato la loro attenzione e, se qualcosa non andava, partiva il segnale di allerta.

Ed è andata proprio così: all’orario prestabilito si sono materializzate sul posto del misfatto alcune pattuglie automontate per bloccare i venditori abusivi che, opportunamente organizzatisi, ad un segnale convenuto (un lungo fischio)  hanno raccolto a fagotto le loro bancarelle scappando verso la spiaggia. Anche lì, però, si sono imbattuti dalla pattuglia che presidiava la zona.

La zona è stata poi circondata e setacciata dai militari che, a monte di via Coletti, hanno rinvenuto nascosti dietro ad autovetture in sosta, a cassonetti dei rifiuti e dei cespugli, diversi sacchi in plastica azzurra e lenzuola contenenti quasi mille borse, borsette e pochette con marchi contraffatti.

Mentre ancora si consumava la retata, un senegalese di 40 anni ha ben pensato di recarsi, in compagnia di un altro connazionale, in via Podgora per recuperare i suoi sacchi con la merce contraffatta. Al loro arrivo, però, si sono trovati la sorpresa: i militari erano già all’opera nell’ispezionare i prodotti e, all’arrivo dei due, hanno subito provveduto al loro fermo. Il primo è stato prontamente bloccato ma il secondo si è dato alla fuga.

Durante l’identificazione del senegalese fermato, il soggetto ha cercato più volte di sottrarsi al controllo per scappare con la merce  tanto che si frapponeva tra i militari minacciando di aggredirli e colpirli con la testa come fosse un ariete. A quel punto i Carabinieri l’hanno dovuto placare e costringerlo a sedere a terra impedendogli ulteriori tentativi. Per lui è scattato l’arresto in flagranza di reato per possesso di merce con marchi contraffatti e per resistenza a Pubblico Ufficiale. L’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza e nella mattinata di sabato è stato condotto davanti al Giudice Monocratico che ha convalidato l’arresto e, in attesa del merito, ne ha disposto la scarcerazione.

La manovra militare di venerdì ha portato inoltre alla denuncia, per introduzione e commercio nello Stato di prodotti con segni falsi, altri due senegalesi poiché sorpresi in possesso di oltre 100 borse da donna con marchi contraffatti.

Gli ulteriori 820 prodotti “tarocchi” sono stati sequestrati in via Coletti, appunto, abbandonati da ignoti venditori ambulanti abusivi che si sono dati a una fuga precipitosa alla vista dei militari. Un altro senegalese, invece, ha ricevuto una sanzione di 5.164 euro perché sorpreso a vendere merce non contraffatta ma senza prescritta autorizzazione.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sequestro di borse contraffatte. L’arrestato tenta la fuga a mo' di ariete

RiminiToday è in caricamento